Moro III, torna in mare il gabbiano di Gardini
Notizia pubblicata il 05 luglio 2009
Categoria notizia : Fatti Curiosi
«SÌ, possiamo dire che il gabbiano è tornato a volare». La similitudine è di Cristina Mazzavillani Muti, madrina del ‘ritorno in acqua’ del Moro III, quello col quale Raul Gardini vinse il Campionato del mondo nel 1991 per barche di Coppa America.
Il gabbiano, quell’animale di mare evocato proprio da Gardini in quella lontana estate estate del 1992 quando, dopo aver fatto sognare gli italiani con le imprese di San Diego, tornò in città, e al Pala De Andrè per Ravenna Festival. Il pubblico lo accolse con un’ovazione, Cristina Muti gli si avvicinò per scusarsi della musica, non proprio una marcia trionfale. E lui, con un sorriso: «Mi sono sentito volare in cielo libero, come un gabbiano». Da ieri pomeriggio anche il Moro III è libero di tornare per mare. A salutarlo, al cantiere Pier 12 dove è ancora in corso il restauro voluto dall’Autorità portuale presieduta da Giuseppe Parrello e da un apposito comitato, duecento persone.
Tanta emozione. Nelle parole del sindaco Fabrizio Matteucci quando parla del Moro come ambasciatore di Ravenna nel Mediterraneo e poi cita Baudelaire per ricordare Gardini: «Uomo libero, amerai sempre il mare». Quindi Andrea Trombini, a nome del comitato — rappresentato tra gli altri da Gianfranco Bessi, Giuseppe Poggiali, Egidio Dal Fiume, Mario Boccaccini, Corrado Miccoli — che rende merito al cantiere per il restauro: «Orgogliosi e soddisfatti del lavoro del Dondo (Giovanni Ballanti, il titolare del Pier 12, ndr)». Poi Corrado Scrascia per la Compagnia della Vela di Venezia. «I Mori — dice — hanno portato il nostro guidone a San Diego. Nel 2011, in occasione del centenario della Compagnia della vela, avremo in San Marco questo Moro e buona parte del suo glorioso equipaggio». Poi Vanni Ballestrazzi, l’amico di Raul, presidente di quell’Europa Yacht Club che organizza tutti gli anni Festivela proprio ricordare la passione velica di Gardini: «Voglio citare solo un episodio accaduto a San Diego.
Eravamo circondati da tante barchette piene di microfoni spia, così Raul disse di parlare in dialetto romagnolo. Li mandammo in tilt. Questo è il Raul che ricordo, sempre sorridente in barca». La nuova avventura del Moro III prevede ancora un paio di mesi di lavoro, poi probabilmente farà bella mostra di se all’ormeggio davanti alla sede dell’Autorità portuale. Nella prossima primavera potrebbe esordire in occasione dell’inaugurazione del nuovo Terminal crociere. Pochi mesi dopo il ritorno in regata, con la Barcolana, a Trieste.
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