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Il Presidente del Coni Petrucci a Sports Day di Rimini

Notizia pubblicata il 09 settembre 2011



Categoria notizia : Sport


Rimini, 9 settembre 2011 - C'era molta attesa oggi a SPORTS DAYS per la visita del Presidente del CONI. Alla manifestazione dedicata alla promozione sportiva in corso a Rimini Fiera fino a domenica, Gianni Petrucci è arrivato da Torino, dove ha partecipato all'inaugurazione del nuovo stadio di calcio di proprietà della Juventus. Un tema, quello degli impianti sportivi, più volte al centro degli interventi al convegno "La promozione dello sport: priorità condivisa tra Governo, Coni, Regioni, e autonomie locali". Qui di seguito ne riportiamo una sintesi.

Lorenzo Cagnoni, Presidente Rimini Fiera


"Sin da questo primo giorno di fiera ci sono tutte le premesse per immaginare un futuro di sviluppo. Nei padiglioni si respira esattamente il clima che abbiamo voluto creare con un progetto fieristico che, oltre all'opportunità di business per le imprese, proponesse un messaggio di promozione dell'attività sportiva.


Penso che il nostro Paese abbia poca consapevolezza di cosa significhi utilizzare l'attività sportiva di base in funzione di una maggiore qualità della nostra vita.


Ecco perché seguo e applaudo da tempo le battaglie che conduce il Presidente Petrucci, convinto sostenitore di una maggiore diffusione dell'attività sportiva, ad esempio nelle scuole.


Lo sport ha un ruolo primario nel favorire la salute della gente e per consentire una più vera integrazione fra razze e culture. Sono infiniti i benefici garantiti dalla forte diffusione dell'attività di base e, insieme a questa, di una nuova cultura sportiva. E' fondamentale contaminare la nostra quotidianità con i valori dello sport".

Gianni Petrucci, Presidente Coni


"Grazie a Rimini Fiera per il lavoro svolto e per l'immagine positiva trasmessa di questa manifestazione. Fiera di Rimini non ha mai tradito e anche stavolta s'e mostrata all'altezza. Plaudo al gran lavoro svolto da tutto il CONI che in questo progetto ha creduto e ha investito risorse. Qui è in mostra lo sport e vediamo la testimonianza di un impegno concreto. Vengo dall'inaugurazione dello stadio della Juve. Se una società vuol farlo si fa, quando società e dirigenti seri le cose accadono. L'impegno vero ha sempre un premio.


Se guardo allo sport nazionale sono ottimista, conscio che c'è molta strada da fare.


Sentiamo la vicinanza del Governo e sappiamo quali gravi problemi deve affrontare. Ci aspetta una Finanziaria severa, ci saranno tagli anche per lo sport e non potremo alzare la voce come altre volte abbiamo fatto, perché sappiamo che ci sono priorità diverse in questo momento. Quindi dobbiamo impegnarci a fare tagli seri e concreti. Discuteremo e agiremo in tal senso".

Rocco Crimi, Sottosegretario allo Sport


"I momenti sono difficili, quotidianamente lo vediamo. Finora il governo ha garantito allo sport finanziamenti certi, senza tagli, perché da sempre lo considera una priorità. Il CONI ha lavorato bene e i risultati si vedono, sia a livello competitivo che di base.


Quando arrivai al Ministero, il 41 per cento degli italiani erano sedentario, secondo il CENSIS. Abbiamo lavorato per migliorare questo dato. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti: in diversi luoghi d'Italia ormai lo sport viene prescritto al posto di molte medicine.


Secondo l'ultimo rapporto ISTAT-CONI, i sedentari si sono ridotti in Italia del 2,5 per cento. Un milione e mezzo di italiani s'è avvicinato allo sport praticato. La trave portante è il volontariato, che se fosse da retribuire costerebbe 3,4 miliardi di euro, secondo le stime. Ora il momento è difficile. Ci saranno tagli e qualche riforma va fatta e immaginata anche nel mondo dello sport. E' necessario fotografare la realtà degli impianti e a Palazzo Chigi insedieremo una Commissione che operi per conoscere la situazione. La gestione è il punto oneroso: troppi impianti sono inutilizzati".

Elio De Anna, Coordinatore Assessori Regionali allo Sport


"La politica ha pensato poco a pianificazioni sportive a lunga scadenza. Si è guardato al breve, spesso per tutelare il consenso. Eppure ogni milione di euro investito nello sport, a dieci anni, consente risparmi di tre milioni negli interventi sulla salute. Quindi, dobbiamo considerare gli interventi in questo settore sotto forma di investimento e non come centro di spesa.


Per molti anni abbiamo investito e recuperato contenitori per scopi sociali e come centri di aggregazione. Luoghi che oggi gli enti non riescono a gestire e che sono progressivamente abbandonati. C'è un progressivo stato di abbandono che chiede una nuova stagione, mirata al sostegno della gestione, perché non possiamo scivolare su queste cose. Le piccole società, avanti così, non riusciranno ad entrare in quegli impianti. Serve un intervento serio su questo tema".