Le offerte più convenienti
Prenota gratis
Nessuna commissione

Il piacere dell'onestà con Leo Gullotta

Notizia pubblicata il 21 gennaio 2010



Categoria notizia : Spettacoli


FERRARA. Continua la stagione di Prosa e questa sera, ore 21, è in programma l'atteso debutto sul palcoscenico del Teatro Comunale di Leo Gullotta, che dopo il successo dell'Uomo, la bestia e la virtù, (95mila spettatori e la candidatura come miglior attore protagonista ai Premi Olimpici del Teatro 2008), si confronta nuovamente con la sua terra natale, la Sicilia, e con il suo autore teatrale più rappresentativo: Luigi Pirandello.

Da oggi a domenica va in scena "Il piacere dell'onestà", uno dei primi e più famosi drammi pirandelliani. L'attore catanese ha scelto di lavorare con lo stesso regista - Fabio Grossi - e la stessa compagnia dell'Uomo, la bestia e la virtù: Martino Duane, Paolo Lorimer, Mirella Mazzeranghi, Valentina Beotti, Antonio Fermi, Federico Mancini e Vincenzo Versari. Scene e costumi di Luigi Perego, musiche di Germano Mazzocchetti, luci di Valerio Tiberi.
Portato per la prima volta in scena il 27 novembre 1917 da Ruggero Ruggeri, Il piacere dell'onestà - il cui disegno drammaturgico è tratto dalla novella Tirocinio del 1905 - racconta di Angelo Baldovino, uomo fallito, che accetta di sposare "per il puro piacere dell'onestà" Agata, ragazza di buona famiglia che aspetta un bambino da un uomo maritato, il "rispettabile marchese" Fabio Colli. Il suo arrivo in questo mondo "perbene" risulta subito stridente nei confronti di coloro per i quali la forma delle convenzioni sociali conta molto più dell'essere e della persona umana. E il risultato è che, con la sua ostentata onestà, Baldovino risulta subito un diverso, capace di mantenere intatta la propria "maschera" di uomo onesto e mettere spietatamente a nudo la disonestà di tutti gli altri.
Pirandello porta in primo piano uno dei temi più cari alla sua drammaturgia, dimostrando ancora una volta come l'essere e l'apparire siano in realtà categorie senza alcun valore intrinseco, frutto unicamente delle convenzioni e del conformismo. La regia mette in evidenza la "leggerezza" del testo e propone con efficacia la dimensione favolistica della storia, in cui il "cattivo" prende su di sé l'immagine del buono e le anime dei cosiddetti "perbene" assumono l'espressione della bestialità. "Con questo spettacolo - ha spiegato Gullotta - vogliamo azzardare che l'onestà è una sfida, è una solitudine da reputare, oggi come allora, come valore aggiunto". In coincidenza con lo spettacolo, e nell'ambito degli appuntamenti collaterali, domani alle 17 il Ridotto ospita un incontro su Il Piacere dell'onestà - organizzato in collaborazione con l'Associazione Dante Alighieri - a cura di Carlo Gardenio Granata: la lezione sarà incentrata in particolare sul carattere innovativo e sull'importanza di questo testo nel teatro italiano come momento di superamento del teatro borghese.
La recita pomeridiana, in programma domani alle ore 15 per le scuole, è aperta al pubblico. Info: 0532-202675.