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SCONFITTI Gli albergatori vedono sfumare la loro intenzione di accaparrarselo

Notizia pubblicata il 03 febbraio 2009



Categoria notizia : Fatti Curiosi


San Marino Fine Arts di Alberto Verni ha ottenuto il miglior punteggio per l’aggiudicazione in affitto del Palazzo del Turismo.

Il noto antiquario, che del fabbricato vorrebbe farci un «tempio» del commercio, ha distanziato gli altri concorrenti, la Libreria Edison srl. di Firenze e l’Ati, Associazione temporanea d’imprese, guidata da Hotel Service e composta da Promhotels, Riccione Congressi srl e Garage di Del Bianco & Pulici snc, per la valutazione economica. Ha proposto 250mila euro all’anno per venticinque anni, contro i 201mila dell’Ati e i 202mila dell’Edison.

D’altra parte il Palazzo del Turismo viene affittato per raggranellare soldi, da convogliare alla PalaRiccione.

Così la a società di Verni, in questi giorni a Miami, l’ha spuntata con 78,84 punti complessivi. Al secondo posto l’Ati con 53,58 e al terzo l’Edison con 53,17. All’ammissione alla «gara informale per l’assegnazione in diritto di godimento dell’immobile» era già stata esclusa l’Adriatica Advisor di Rimini, amministrata da Lorenzo Ferrari che aveva presentato una proposta, ritenuta vincente per l’idea originale: l’Accademia del gusto.

L’esclusione era stata motivata con la «violazione dei principi della segretezza dell’offerta». Accusa rigettata dall’interessato che ha minacciato azioni legali.
Torniamo alla graduatoria, stilata dalla commissione composta da dirigenti al Patrimonio, Renzo Nicolini (presidente), alle Attività economiche Graziella Cianini, all’Urbanistica Guglielmo Zaffagnini e al Turismo Paola Pierelli, nonché dalla funzionaria Gloria Jelenkovich. La valutazione sul progetto ha messo pressoché tutti sul medesimo livello.

L’Ati in questo caso è arrivata prima per un punto (43,08), ex aequo Verni ed Edison con 42,17.

Cosa accadrà ora? «Trattandosi di trattativa negoziata —_ puntualizza la commissione —, la prima ditta in graduatoria dovrà trattare con l’amministrazione comunale per definire i rapporti contrattuali». In questo caso i privati dovranno anche lasciare al Comune 100 metri quadri al pianterreno.

Un particolare, ieri mattina gli unici a presentarsi in Comune sono stati gli albergatori, rimasti con l’amaro in bocca. «Più che sulle cifre — commenta Luca Cevoli, direttore dell’Aia —, noi avevamo puntato sul progetto. Ma siamo stati trattati tutti allo stesso modo. Speriamo che chi ha vinto abbia a cuore l’inclinazione turistica del Palazzo del Turismo».

foto by http://flickr.com/photos/ramella/