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Versione restaurata, dalla Cineteca di Bologna, di Il buono, il brutto, il cattivo, Clint Eastwood

Notizia pubblicata il 26 ottobre 2009



Categoria notizia : Spettacoli


Presentando a Lione la versione restaurata, dalla Cineteca di Bologna, di Il buono, il brutto, il cattivo, Clint Eastwood ha parlato di quanto sia essenziale vedere in sala i classici del cinema e creare occasioni che servano per approfondire le nostre conoscenze di un patrimonio straordinario sempre a rischio di oblìo. Ha ricordato come oggi, alla testa di molte grandi case di produzione, siano persone che ignorano i tesori che sono stati realizzati in passato a Hollywood e questa è una delle ragioni che li porta a produrre molti film scadenti. E ha concluso dicendo: “In tutta la vita non ho mai cessato di apprendere; è questo desiderio vitale che mi spinge a continuare a fare dei film”.


È una buona presentazione del programma di novembre che vuole essere, come tutta l’attività del Lumière, una proposta culturale che consenta al pubblico della nostra città di conoscere i tesori della storia del cinema e contemporaneamente di scoprire in tempo reale il meglio di quanto viene prodotto oggi nel mondo.
Dopo Monte Hellman, sarà Sidney Lumet (di ritorno da Rimini dove riceverà il ‘Premio Fellini’) a visitare la nostra Cineteca. Premio Oscar alla carriera nel 2004, figlio di artisti, pioniere della televisione americana, ha esordito nel cinema con La parola ai giurati (1957), capolavoro del genere ‘processuale’. Autore di un cinema di forte impegno civile, è stato maestro nell’analizzare i rapporti tra gli uomini e le istituzioni, i sistemi di pressione sociale, la giustizia e l’obiettività.
È uno degli ultimi maestri dell’età d'oro del cinema hollywoodiano. Sarà una grande avventura poter seguire la sua retrospettiva, presentata al Lumière in copie spesso in versione originale.
Prosegue poi ‘l'avventurosa storia del cinema italiano’, che illustra il volume di Goffredo Fofi e Franca Faldini e che approda ai grandi classici del neorealismo.
Ma il programma di questo mese offre anche un’occasione unica per vedere, grazie a ‘Gender Bender’ e a una selezione della sezione L'Altro Cinema Extra del Festival di Roma, i film di alcuni degli autori più interessanti e sorprendenti del panorama cinematografico internazionale.
Da molti anni la nostra programmazione di novembre attraversa l’opera di Pasolini, scomparso nel novembre di trentaquattro anni fa. Le sue riflessioni sull’Italia, sull’arte, sul paesaggio, sulla cultura, ci daranno nuovi spunti per guardare il mondo e il cinema che ci circonda.
E in prima visione in sala Scorsese l'ultimo attesissimo film di Pedro Almodóvar, Los abrazos rotos, proposto in lingua originale con sottotitoli in italiano.