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Bagnini d'acqua dolce. Vasche o piscine: via libera al piano spiaggia

Notizia pubblicata il 05 aprile 2008



Categoria notizia : Turismo


PISCINE o vasche idromassaggio: ai bagnini non resta che decidere dove tuffarsi. Facendo attenzione a non pestarsi i piedi. La variante al piano spiaggia, approvata l'altra sera dal consiglio comunale, prevede di alternare gli specchi d'acqua: se un bagno sceglie le bollicine in vasca, quello accanto dovrà  puntare sulla piscina.

Dopo aver recepito i suggerimenti della Sovrintendenza, il Comune mette finalmente mano all'arenile. Via libera alle terrazze sopra i bar di spiaggia, che potranno essere coperte soltanto al 50 per cento. Norme più elastiche per la realizzazione di campi di beach tennis e volley, bocciati gli scantinati sotto le casette dei bagnini, fissato al 20 per cento il numero massimo di cabine interrate. Per quanto riguarda invece i chiringuiti, l'amministrazione ha deciso per il sì, ma rinviando la loro installazione per non scontentare le associazioni di categoria.

«E' il primo piano spiaggia che passa in Regione con l'ok della Sovrintendenza», commenta soddisfatto il sindaco Imola, che a fine mandato chiude un altro delicato capitolo del programma. «La nuova cartolina della spiaggia - va a ruota il capogruppo del Pd, Simone Gobbi - si arricchisce con le innovazioni introdotte al mare. Con il Palas e il lungomare pedonalizzato, ci presentiamo sul mercato estero con un pacchetto di novità  che dimostra la dinamicità  di Riccione in campo turistico».

DALLA spiaggia al Tibet. Bocciato l'ordine del giorno di Forza Italia che chiedeva alla giunta di «adoperarsi presso il Governo contro la repressione in Tibet». Un documento non gradito alla maggioranza, soprattutto nel passaggio che conteneva critiche all'attuale esecutivo. Si é parlato di Festival di Sanremo (Ciabochi, FI), di parcheggi negati (Bezzi, lista civica), della situazione critica degli uffici della Pubblica istruzione (Tosi, lista civica).

FINALE succulento dedicato alla cena che il sindaco ha consumato con gli esponenti della Civica, un meeting gastronomico che aveva solleticato il naso di Forza Italia, convinta che fosse il preludio di un avvicinamento di Flora Fabbri e soci alla maggioranza. Si é scoperto (e messo agli atti) che la cena 'chez Imola' non era altro che il prezzo pagato dal sindaco per aver perso una scommessa con la consigliera. Sul tavolo la vicenda dei villini gemelli (uno vincolato, l'altro no). Aveva ragione la Fabbri, a Imola é toccato cucinare un branzino al forno.

(foto di http://www.flickr.com/photos/noek)