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IBC verso il 2009. Territorio e beni architettonici, qui il piatto piange

Notizia pubblicata il 20 dicembre 2008



Categoria notizia : Eventi


L’ISTITUTO Beni Culturali dell’Emilia Romagna si prepara al 2009. Anzi, ha già pronti e avviati i programmi, che sono stati presentati ieri dal direttore Alessandro Zucchini, al cui fianco sedeva il presidente Ezio Raimondi. «Non è un buon momento per la cultura, e non lo è da parecchi anni», ha esordito il direttore.

«Ma è positivo che, in una situazione dove un po’ dappertutto prevalgono i tagli, la Regione non abbia ridotto i finanziamenti all’istituto rispetto al 2008». Per l’Ibc sono dunque stati stanziati 4 milioni e mezzo, che verranno così destinati: 1,9 al servizio biblioteche e archivi (che fa capo alla Soprintendenza regionale ai Beni Librari di cui è responsabile Rosaria Campioni), 1,9 all’attività per i musei e 600mila euro per le convenzioni e gli interventi nei confronti delle realtà private. I 100mila euro restanti servono (nella speranza che vengano ancora incrementati) per la mostra del centenario del Nobel (per la fisica) ricevuto da Guglielmo Marconi (nella foto), in programma per la fine del 2009 al Museo Archeologico. «La Regione», ha precisato Zucchini, «gestirà la mostra attraverso il nostro istituto, che si occuperà anche del catalogo». Nel programma, Marconi, a parte, spicca anche l’organizzazione, a Bologna, del convegno nazionale sugli archivi, un settore nel quale l’Ibc primeggia in Italia. Sempre dall’anno prossimo, tutte le amministrazioni saranno attrezzate per gestire tecnologicamente gli archivi su un’unica piattaforma. Quanto alle biblioteche, si lavorerà al potenziamento, ovviamente in chiave multimediale, delle sezioni per ragazzi e a un piano di ricerca e razionalizzazione delle cinquecentine, di cui anche l’Archiginnasio possiede una ricca dotazione.

Un obiettivo di punta è l’innovazione tecnologica. Se, come ha precisato Zucchini, oltre il 50% delle biblioteche italiane e più del 90% per cento di quelle presenti in regione utilizza il sistena Ibc, c’è ancora parecchio da fare per migliorare i servizi al pubblico dei musei. Occorre, per esempio, far sì che i loro siti siano tradotti in lingua inglese, mentre per quanto riguarda le visite virtuali l’istituto dispone già di una rete piuttosto ampia.
Resta adesso da dire della sezione territorio e beni architettonici, quello su cui l’Ibc nacque nel ’74. Qui i fondi scarseggiano. «Si cercherà», ha affermato Zucchini, «di economizzare sui costi generali, anche se la spesa corrente preme e gli enti locali hanno via via abbassato i loro finanzimenti alla cultura».
SI VORREBBE, se i soldi ci saranno, rilanciare le campagne di documentazione del territorio, che portarono alle prime pianificazioni regionali, aggiornare la legge del ’77 sulla tutela degli alberi monumentali (anche i beni naturali competono all’istituto) e presentare un progetto di legge che (molto difficile, però) recuperi la norma del ’49 secondo la quale il 2% della spesa per opere pubbliche sia destinato a interventi di abbellimento del patrimonio artistico».

C’è, infine, l’appuntamento con il calendario dell’Istituto, che nelle ore d’ufficio sarà disponibile il 22 e 23 dicembre, nella sede di via Galliera 21. Le immagini fotografiche sono quelle relative al ‘backstage’ della mostra su Benvenuto Tisi detto il Garofalo, il pittore cinquecentesco ferrarese la cui opera fu esposta nella sale del Castello Estense nella primavera-estate di quest’anno.c. su.

foto by http://www.flickr.com/photos/macchianera