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ONO SOCI DEL CLUB NAUTICO di Pesaro

Notizia pubblicata il 12 agosto 2009



Categoria notizia : Fatti Curiosi


DA UN MESETTO sono diventati soci del Club Nautico. Insomma, per la famiglia russa che ha comprato la villa ex Rudas sul San Bartolo, il mare è un’attrazione irresistibile. Talmente un’attrazione, che hanno, da pochissimi giorni, acquistato anche un gommone lungo quasi una decina di metri, ormeggiato al porto.

Si vocifera sempre al porto che pochi giorni fa uno dei russi ha dato incarico a un portolotto di andare ad acquistarlo al Nord. Per fare prima, gli ha detto che gli metteva l’elicottero a disposizione, e così è stato. Sono andati in un cantiere dell’Alto Adriatico a comprarlo, per poi tornare giù, via mare, con il gommone nuovo di zecca. Ma non è finita. Il gommone serve a tante cose: a fare un giro al largo, a fare il bagno, ma serve soprattutto anche per pescare. Perché l’attrazione dei russi per il mare è anche attrazione per la pesca d’altura. Ecco allora che uno della famiglia si informa, al Club nautico. La richiesta, semplice semplice, è: «Abbiamo bisogno di uno bravo che ci spieghi non solo come si guida il gommone ma soprattutto come si fa la pesca d’altura». E figuriamoci, se al Club manca una schiera di campioni nel settore: l’attenzione si ferma sul migliore, che ha già preso accordi e insegnerà ai russi a pescare tonni e simili.
QUANTO sia costato il gommone, non è dato sapere. Si sa che il natante ha, sotto, un mini-salotto e un cucinino. E’ di un beige molto elegante, rifinito tutto in durissimo e resistentissimo legno teak.
MA LA FAMIGLIA russa che ha acquistato Villa Rudas e quasi 8 ettari dalla proprietà della famiglia Castelbarco Albani pare sia interessata anche ad altri acquisti. Giorni fa, una persona pesarese che si occupa di compravendite immobiliari, si era interessata, su incarico «di un magnate russo» secondo quanto ha detto lei, della possibilità di acquistare alcune ville direttamente sul mare, a Pesaro. Questa persona ha parlato di una disponibilità di diversi milioni di euro. L’interesse dei russi riguarderebbe anche altre ville stavolta invece del San Bartolo, vicine a villa Rudas. Pare che abbiano fatto offerte capaci di fare tentennare i vari proprietari: perché erano offerte molto larghe. Altro particolare: per i lavori fatti a Villa Rudas, non c’è stata una ditta che sia stata saldata più tardi di una settimana.
INTANTO, va avanti anche l’inchiesta sugli abusi del San Bartolo. Il problema, per ora, è che non si riesce ancora a capire quale sia la ditta che ha eseguito i lavori in villa, nonostante gli sforzi investigativi degli agenti della Forestale e della Municipale. Gli indagati sono uno, forse due. E l’eliporto che c’era (e non c’è più) non è più sotto la spada di Damocle del sequestro: la strada abusiva fu infatti sequestrata perchè si temevano nuovi lavori, e quindi nuovi abusi ambientali.

Ormai invece, nell’area dell’eliporto i russi sanno che non devono toccare più neanche un filo d’erba. E quindi in questo caso il sequestro non scatta. Al contrario, gli esperti botanici incaricati dal legale dei russi si stanno mobilitando per preparare un progetto di ripristino di tutta l’area, per risarcire la ferita. Nel frattempo, c’è da godersi il gommone, magari i tonni e questi scampoli d’agosto...

foto by http://www.flickr.com/photos/antoniofurno/