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Giochi sonori, ironia e innovazione Con i Camillas la musica è leggera
Notizia pubblicata il 17 agosto 2009
Categoria notizia : Musica
E’ COME trovarsi tra le mani il cubo di Rubik, un gingillo nel quale ti vuoi cimentare, scoprendo solo giocando la difficoltà e lo studio logico che c’è dietro.
Le canzoni de “I Camillas” sono così: giochi sonori che fanno ridere ma nascondono una grande ricerca, esibiscono citazioni ponderate e legate a precise tematiche. Personaggi da rompicapo sono anche i componenti della band, Mirko e Toto, in arte Zagor e Ruben Camillas: i due hanno costruito per il loro gruppo, di origine pesarese, un background pordenonese come tributo ai sovversivi anni ’80 dei “Great Complotto”, mentre il nome scelto omaggia la moda degli anni ’60 di mettere l’articolo davanti ai nomi delle band.
Melodie pop minimal hardcore accompagnano le parole dei loro testi, tanto ironici e leggeri quanto amari e struggenti, rievocando la vena provocatoria dei bambini punk degli anni ’80. «Ci piace prendere una situazione reale, un’esperienza vissuta e metterla in un contesto che non è il suo — spiega Zagor —. Spesso le parole sono vicine solo per il loro suono, senza tanti collegamenti di senso lasciando spazio all’interpretazione dell’ascoltatore».
Nati nel 2004, è con la partecipazione al Festival “L’ottavo mago” nel 2007 che “I Camillas” hanno cominciato a girare in tutta Italia, come continuano a fare tuttora per la promozione del nuovo album, “Le politiche del prato”. I loro concerti sono vere e proprie performance in cui voce e strumenti sono accostati a giochi di parole ma anche a veri giocattoli, pupazzi e palline che entrano in scena per uno spettacolo vicino al genere di un cabaret musicale. Zagor sul palco rievoca i famosi “urlatori” degli anni ’60, destreggiandosi tra tastiere e cimbalo.
Ruben al suo fianco canta in compagnia di due diverse chitarre e dello xilofono africano, creando così emozioni che non passano solo attraverso la musica. «Abbiamo un corpo: mani e facce libere con cui esprimere quello che cantiamo e suoniamo». La fittizia origine pordenonese non vuole togliere nulla a Pesaro, che rimane il loro palco preferito. «Ci teniamo a fare cose belle in questa città e valorizzarla — spiega Ruben — ed è anche per la nostra sentita “pesaresità” che stiamo progettando di aprire il prossimo concerto di ottobre di Vasco Rossi qui al Bpa». Insomma un gruppo fuori dalle righe pronto a regalare alla musica leggera italiana una buona dose di ironia e innovazione.
Il loro prossimo appuntamento è venerdì 21 ai Bagni Elsa di Pesaro. Con “I Camillas” il cubo continua a girare e, anche se ogni faccia non riesce ad avere un colore uguale, continua il divertimento.
foto by http://www.flickr.com/photos/xmary/