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Dolci note romantiche alle Muse

Notizia pubblicata il 04 febbraio 2010



Categoria notizia : Cultura


Il concerto dell’altra sera alle Muse, con l’Ofm diretta da Hubert Soudant, maestro di piglio e di gesto preciso sul podio, era di quelli che in virtù di un programma di accattivante ascolto, ti sintonizzano, all’insegna del “romantico” in musica, sul ripiano dell’emozione distesa e pacata, nel caso specifico facendoti dimenticare il freddo dell’esterno e le gelate residue della periferia.

Dopo il gradito riscontro di “Rosamunda”, con la sua linea melodica che si sviluppa con cullante leggerezza, ecco che subito dopo, con la Sinfonia n.8 (“Incompiuta”), venivano a ricrearsi, per il tramite di un’esecuzione da parte dell’Orchestra tenuta sulla linea congiunta della ben calibrata concatenazione delle note e della composta sollecitazione del sentimento, l’incantevole linearità e la cullante bellezza di suoni lasciati al libero fluire di una liricissima fantasia cantante, pur inframezzata da quegli improvvisi, ricorrenti sussulti di forte impatto strumentale, incalzanti e pure dolorosamente dissonanti, che connotano la dicotomia dello spirito dell’autore.
Con Schumann, nella seconda parte, con la sua Sinfonia n.3 “Renana”, si poteva respirare la diversa temperie emotiva di un clima di solare intensità, sostanzialmente gioioso, festoso e scintillante, ricco di impennate fantasiose e trascinanti, ora terse e vibranti, or’anche solenni: Schumann non a caso la compose in un periodo di (relativa) tranquillità, sulle rive del “riposante” fiume Reno.