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Il Capodanno in hotel: c’è la crisi ma non troppo. Le prenotazioni arrivano, si spera nel meteo

Notizia pubblicata il 28 dicembre 2008



Categoria notizia : Turismo


ALLEGRO non troppo. Non è una marcia trionfale - almeno per ora - il Capodanno 2009 a Rimini. Ma se la neve non giocherà brutti scherzi, il ritmo dovrebbe accelerare sino a un Vivace con moto. Con soggiorni più lunghi che in passato: niente Toccata e fuga, insomma.

«Le richieste stanno andando bene, specie in zona centrale, anche se per le prenotazioni si deve attendere come sempre gli ultimi giorni», sorride la presidente dell’Associazione albergatori, Patrizia Rinaldis. «C’è la tendenza a soggiornare un giorno in più rispetto al Capodanno scorso — prosegue —. E a chiedere alberghi a Marina Centro, quella più vicina alla location del Capodanno in diretta su RaiUno, che si conferma come evento di forte richiamo. Un poco a rilento il trend nelle periferie. Ma stiamo vedendo con soddisfazione che la gente non rinuncia a prendersi alcuni giorni di vacanza. Ci auguriamo sia un buon segnale per l’estate».

Non mancano le richieste per una sola notte, quella di Capodanno. Ma in questi casi — segnala la presidente Aia — come accade a Ferragosto, gli albergatori tengono le stanze fino all’ultimo, cercando di ‘venderle’ per soggiorni un po’ più lunghi.Secondo Promozione alberghiera sono 5-600 gli alberghi aperti nel Riminese (400 nel solo capoluogo).

«Le richieste principali sono di soggiorni a pensione completa — aggiunge Antonio Carasso, presidente di Pa —. Sino a questo momento si ha la sensazione che vi sia qualche prenotazione in meno dello scorso anno, ma che le permanenze siano di uno o due giorni in più, sfruttando la concatenazione molto favorevole di festività nel calendario».

Il grosso delle richieste giunte a Pa e Rimini Reservation sono per tre notti dal 30 all’1 gennaio, o per 4 notti dal 31 a sabato 3. O ancora dal 29 all’uno compreso. «C’è anche si concede soggiorni piuttosto lunghi — prosegue Carasso. La formula più richiesta è la pensione completa con cenone e bevande».

Due le possibilità che in questi casi vengono offerte dagli albergatori. La prima prevede il cenone classico, con brindisi in albergo allo scoccare della mezzanotte. La seconda una cena ricca, che termina intorno alle 22. Al che gli ospiti si recano in piazzale Fellini per la diretta Rai. Che si conferma — prosegue Carasso — come l’evento principe capace di calamitare prenotazioni («la stragrande maggioranza»).
Seguito a distanza dai presepi. Poi lo spettacolo dei roller (il 30 al Palasport). Infine, Domus del chirurgo di piazza Ferrari e opera lirica l’1 e il 3 gennaio.

Segnali di crisi? «La gente — risponde Carasso — è certamente più attenta a prezzo di albergo e altre spese. Ma il fatto che tanti aggiungano un giorno, è incoraggiante. Non c’è lo spirito della toccata e fuga. Dopodiché, influiranno anche le condizioni meteo. Non tanto il freddo, quello è messo in conto, ma l’eventualità di pioggia o neve potrebbero scoraggiare tanti».
«In montagna c’è molta neve vera — ragiona Sandro Giorgetti, presidente Federalberghi regionale, che ha anche un hotel a Bormio — e tanti potrebbero optare per lo sci».

foto by http://www.flickr.com/photos/bettinany2007