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Hotel per Pasqua a Bologna
Notizia pubblicata il 06 aprile 2010
Categoria notizia : Hotel
Pochi turisti e sempre low cost "Un outlet ha più presenze". L'allarme della Provincia: dobbiamo intercettare nuovi visitatori Federalberghi: "Metà delle camere affittate e l'incasso crolla. Il cliente business non c'è". BOLOGNA. in un anno ha lo stesso numero di visitatori dell'outlet di Castel Guelfo ma con un differenza: i dati della cittadella commerciale sono in crescita, mentre sotto le Due torri il turismoè diventato low-cost.E la stima che calcola un milione e mezzo di presenze nel 2009 in città, cifra che corrisponde a quella dei clienti dell'outlet, comprende anche tutta la provincia, e quindi il pareggio si trasforma in sconfitta.
Questo dato, sul tavolo dell'assessore provinciale al Turismo Graziano Prantoni, porta a due conclusioni: «Intanto apriremo uno sportello turistico nell'outlet, per cercare di intercettare i visitatori che nel 2010 si stima raggiungeranno quota 2 milioni, in arrivo da un raggio tra 100 e 150 chilometri di distanza - spiega il responsabile del turismo - poi dobbiamo creare percorsi per attirare i visitatori in città, puntando sulla gastronomia. Il turismo può aiutare la ripresa economica». Per ora però sembra una lotta vana: fiere internazionali, congressi, mostre, concerti, eventi e gastronomia non riescono a superare il successo di capi di abbigliamento scontati, con negozi sempre aperti, anche il lunedì di Pasqua.
E anche se quest'anno le cose vanno meglio, e i dati degli albergatori sembrano consolanti, il fatturato non segue l'incremento di turisti. «In questi giorni di vacanze pasquali, circa la metà delle camere degli hotel risultano prenotate - dice Celso De Scrilli, presidente di Federalberghi - e questa è una novità interessante, perché negli anni scorsi ci si fermava al 20%. Nonostante le 10 mila presenze in città per Pasqua, i fatturati degli albergatori rimangono bassi, direi "sotto le scarpe", perché la clientela "business", quella degli uomini d'affari legati alle fiere, è crollata. Oggi intercettiamo una clientela "low cost" legata alle offerte speciali dei biglietti di treni e aerei.
Per questo proponiamo camerea partire da 30 euroa personaa notte». Così visitano Bologna soprattutto i "globe trotter" Ryanair, che una volta in città chiedono quali sono i musei aperti e i concerti in programma. «I concerti agli stranieri piacciono molto, ma in questo weekend non c'è quasi niente - ammette Rosi Petroni dall'ufficio turistico di piazza Maggiore - però si può ripiegare su locali con musica dal vivo e molti musei rimangono aperti». Niente da fare per lo shopping, invece: «Lunedì i negozi saranno per la maggior parte chiusi - conferma Enrico Postacchini di Ascom - la Pasqua non ha molti riflessi commerciali, se si registrerà qualche apertura sarà a macchia di leopardo».
Nella città che fatica a riconoscersi una vocazione turistica, sono in aumento le vendite di generi alimentari, spinte dalle golosità pasquali e le prenotazioni nei ristoranti. «Sono buoni i dati della provincia - spiega Sergio Ferrari, presidente di Confesercenti - soprattutto per lunedì di Pasquetta». La grassa Bologna non si smentisce, dunque, ma si mette in fila dopo le province di Rimini, Ravenna e Ferrara, nella classifica dei turisti che continuano a scegliere il mare, o quantomeno città aperte.