![Hotel di Ghiaccio Monte Rosa Hotel di Ghiaccio Monte Rosa](https://www.riminibeach.it/var/news/storage/images/_aliases/hotel_gallery_image/notizie/hotel-di-ghiaccio-monte-rosa/1003784-1-ita-IT/hotel-di-ghiaccio-monte-rosa.jpg)
Hotel di Ghiaccio sul Monte Rosa
Notizia pubblicata il 13 febbraio 2009
Categoria notizia : Hotel
Un albergo di ghiaccio con vista sull'unica parete «himalayana» dell'intero arco alpino: la Est del Monte Rosa. Uno spettacolo mozzafiato. Dopo il progetto del Walser Express (il trenino che dovrebbe portare i turisti ai 3500 metri di quota dello Swarzberghorn), dopo l'idea di illuminare le vette del Rosa perche' si vedano a Milano durante i giorni dell'Expo del 2015, adesso Macugnaga punta sull'Hotel di ghiaccio per attrarre turisti e battere la concorrenza delle altre stazioni sciistiche.
La struttura e' quasi pronta: domani mattina, alle 10, e' in programma il taglio del nastro. Amelio Mazzella, presidente dell'Associazione italiana scultori di ghiaccio, ci sta lavorando da una quindicina di giorni al freddo quasi polare dei 1700 metri dei Burki, l'alpeggio a poche decine di minuti di seggiovia dal centro abitato macugnaghese. E' un «super igloo» di 54 metri quadri totali, costruito modellando per ore e ore ben 170 tonnellate di neve e ghiaccio: dispone di un paio di camere da letto (con un posto-campione), un bar e una galleria con sculture varie. Un prototipo che tuttavia non verra' abitato: si potra' soltanto visitare. E per pochi giorni. L' «Ice Pink Hotel», cosi' e' stato battezzato, rimarra' in vita sino alla fine di febbraio, quando l'innalzamento delle temperature lo sciogliera' inesorabilmente. Al realizzatore del progetto, sostenuto da Comune, Provincia, Monterosa Star e Distretto turistico, andranno 5 mila euro.
«E' nostra intenzione dimostrare la positivita' di questa iniziativa per poterla poi sfruttare turisticamente dalla prossima stagione invernale» spiega il sindaco, Giovanna Boldini. L'opera dell'artista napoletano infatti sara' filmata e fotografata per finire sui siti internet e sui depliant della stazione sciistica walser. Aggiunge il primo cittadino: «I nostri operatori potranno offrire pacchetti turistici misti, comprendenti alcuni giorni nelle strutture del paese e una notte nell'albergo di ghiaccio. Macugnaga non puo' competere con altre stazioni piu' attrezzate a livello di impianti sciistici e pertanto deve sfruttare le sue tipicita' e caratteristiche. Questo ice-Hotel sara' un richiamo che nessun altro in Italia puo' offrire oggi». Un'idea originale e simpatica, subito sposata dal Distretto turistico dei Laghi e dell'Ossola. Dice il presidente Antonio Longo Dorni: «E' sicuramente un'offerta originale, una chances in piu' che il nostro territorio garantisce al turista. L'albergo di ghiaccio sara' un volano per il turismo di Macugnaga.
L'anno prossimo chiedero' a Mazzella di realizzare nell'Hotel anche un piccolo ufficio turistico: sarebbe il primo di ghiaccio in Italia». All'iniziativa e' stato abbinato anche un progetto sociale. I visitatori dell'ice-Hotel troveranno all'ingresso un bussolotto per le offerte: la somma raccolta andra' alla «Mais», una onlus che sta realizzando nuove strutture per gli abitanti poveri di un villaggio brasiliano. Amelio Mazzella, 42 anni, napoletano, presidente dell'Associazione italiana scultori di ghiaccio fondata nel 1977 che accoglie una trentina di artisti, non e' nuovo a questi exploit. «Sono anni che realizzo strutture di ghiaccio. Ho anche partecipato alle gare di scultura alle Olimpiadi invernali del 2002 e ho realizzato opere in occasione di Torino 2006. Sono tra i promotori del primo museo del ghiaccio, realizzato nel 2007 a Napoli». L'idea dell'Hotel ai Burki di Macugnaga dove nasce? «In Svezia l'albergo di ghiaccio c'e' da anni ed e' un successo.
Era nata come una piccola struttura: oggi ha 130 camere ed un ''giro'' di 40 mila clienti». Perche' proprio Macugnaga? «Ho conosciuto Claudio Meynet, che e' operatore turistico a Macugnaga. Sono venuto su e a Natale ho realizzato due sculture di ghiaccio in piazza, poi e' nata l'idea dell'Hotel che e' piaciuta subito a tutti». Difficolta' tecniche? «Quando ho iniziato a costruirlo temevo durasse due, tre giorni. Non e' stato per nulla facile perche' le temperature in questo mese variano: ci sono troppi sbalzi termici. Invece il ghiaccio ha retto bene. Per questo abbiamo pensato di ripetere l'iniziativa l'anno prossimo, partendo pero' a novembre quando il ghiaccio e' piu' stabile». Non e' facile lavorare a quelle temperature. «In Canada ho lavorato anche a 38 gradi sotto zero. Questa di Macugnaga e' una bella esperienza. Lavorare ai Burki e' fantastico: attorno hai uno spettacolo eccezionale, impareggiabile. Ieri mi facevano compagnia sette camosci».