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Sgarbo agli sceicchi: fuori dal locale I rampolli della famiglia reale saudita 'respinti' all'Hakuna Matata

Notizia pubblicata il 19 agosto 2008



Categoria notizia : Fatti Curiosi


ALL'HAKUNA Matata stanno già  pensando a come riparare allo 'sgarbo'. «Se tornano qui offriamo loro la cena». E ce ne vorranno, di ostriche e champagne, per far dimenticare al gruppo di giovani arabi, tutti appartenenti alla famiglia reale saudita degli Al-Saud, l'«affronto» subito sabato sera sulla spiaggia del noto locale del Marano, a Riccione.

«MAI prima ci era capitato di non essere ammessi in un locale. E veniamo qui a Riccione ormai da diversi anni», hanno riferito i giovani sauditi agli amici italiani in vacanza con loro a Riccione, ancora amareggiati per quello che é accaduto all'Hakuna Matata. I giovani, membri della potentissima (e ricchissima) famiglia saudita, alloggiati da un mese all'hotel Mediterraneo, nella Perla, sono abituati a spendere decine di migliaia di euro durante le serate trascorse nelle discoteche e nei locali della Riviera,.

Ed erano pronti a replicare i loro fastosi festeggiamenti anche sabato, al Marano. Così si sono presentati all'Hakuna Matata in compagnia degli amici italiani, in jeans e maglietta. Ma all'entrata gli addetti alla sicurezza non hanno voluto saperne di farli entrare. «Spiacenti, ma così proprio non é possibile accedere al locale», é stata la giustificazione dei selectors dell'Hakuna, che non immaginavano certo di trovarsi di fronte ai clienti (potenzialmente) più facoltosi della serata. «Di fronte alle nostre rimostranze - racconta uno degli italiani che era insieme al gruppo di arabi - hanno iniziato a dire che il locale era già  pieno, e che non potevano proprio farci entrare».

AI GIOVANI sauditi non é restato altro da fare che abbandonare il locale, e andare a quel punto a divertirsi altrove. Salvo ripromettersi di non mettere più piede all'Hakuna. Che, al momento, non conferma ma nemmeno smentisce l'accaduto. «Potrebbe essere successo che sabato, con la ressa che c'era per entrare, abbiamo tenuto fuori qualcuno, ma senza sapere assolutamente chi fosse. Non volevamo offendere nessuno.

Siamo abituati ad avere un occhio di riguardo per chi entra nel locale - conferma il direttore, Giorgio Utili - No, non facciamo selezione: é vietata, come previsto anche dall'ordinanza della Capitaneria di porto. Però evitiamo situazioni di pericolo».

Forse gli addetti alla sicurezza, vedendo arrivare quel gruppo di giovani arabi in jeans e in maglietta , hanno pensato di tenere lontana la comitiva per non aver noie. Senza sapere che di quel gruppo facevano parte i rampolli di una delle più potenti famiglie mediorientali. E che probabilmente quei giovani, una volta entrati, da soli avrebbero probabilmente speso più di tutti gli altri clienti presenti sabato sera nell'Hakuna Matata.

«CI DISPIACE veramente per quello che é successo - continua Utili - e vorremmo riparare a questo piccolo ma spiacevole incidente. Se i ragazzi si mettono in contatti, avremo piacere di poterli avere come nostri ospiti qui all'Hakuna Matata».

foto by http://www.flickr.com/photos/tinturia2