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L'antieroe cinico e dissoluto Haber in scena con 'Platonov' di Checov

Notizia pubblicata il 16 febbraio 2010



Categoria notizia : Spettacoli


Platonov è un uomo che oggi, in termini moderni, si definirebbe un perdente, un fallito, un uomo che non ha saputo mettere a frutto i doni che la natura gli ha elargito, ma li ha anzi dissipati in una vita priva di senso e direzione.

Questo anti - eroe checoviano è magistralmente impersonato, da due anni a questa parte, da Alessandro Haber che insieme al regista Nanni Garella ha messo in scena Platonov, nuova produzione del Teatro Stabile - Arena del Sole di Bologna da oggi fino al 21 febbraio in Sala Grande. Nanni Garella ha ambientato l’opera alla fine del Novecento, nella Russia che fatica a ritrovare un equilibrio dopo la dissoluzione del comunismo reale.

«Per molti versi sono tempi che ricordano quelli che viviamo oggi racconta Alessandro Haber la politica non c’è più, è difficile trovare qualcosa in cui credere e impegnarsi con tutta la propria intelligenza e il proprio cuore. E forse è proprio per questo che la gente è sempre più frustrata e triste. Una vita senza direzione è una vita sprecata».

Haber è un attore poliedrico che ha interpretato centinaia di ruoli diversi nella sua carriera però, confessa: «Mi piace molto questo personaggio dissoluto, cinico che si lascia sprofondare nell’inedia e sconquassare dai più bassi istinti. Platonov in fondo non è altro che un uomo che non riesce a tollerare la mediocrità che lo circonda, tutti i provinciali occupati da misere beghe quotidiane e che pensano solo ai soldi. Ed è proprio quella la sua rovina, la mancanza di uno scontro diretto con un’alternativa che abbia altrettanto valore di quello che ha lui, non avendo a disposizione un avversario alla sua altezza. Ecco che si spegne e si chiude». Quello che sembra dire il testo, che da alcuni critici è visto come un’elegia della mancanza di volontà, è che non basta tutto il talento del mondo se non è accompagnato anche dalla determinazione e dalla spinta creativa per tradurlo in qualcosa di concreto e visibile.

L’errore madornale di Platonov è proprio quello di rimandare tutto a domani, ma domani, spesso, è già troppo tardi. «Per studiare il personaggio continua Haber mi sono ispirato ad un mio amico, un uomo di un’intelligenza spaventosa, di enormi potenzialità che però si è lasciato travolgere, per un lungo periodo, dall’alcolismo. Quindi non ha mai prodotto una sceneggiatura, né un film pur avendo tutte le carte in regola per farlo.

So che adesso insegna cinema e beve solo i fine settimana, ma certamente non ha messo in gioco tutta la sua potenza creativa. Io sono stato salvato dall’amore per il mio lavoro, mi piace talmente tanto da avermi tenuto lontano da alcol e droga. È fondamentale trovare degli obiettivi totalizzanti e poi dedicarvisi con disciplina e passione»