
Un grande concerto il 10 maggio a Ferrara rende omaggio all’icona creata da Warhol
Notizia pubblicata il 28 aprile 2009
Categoria notizia : Musica
IN UNA CALDA estate di fine anni Ottanta, era forse il 1987, arrivò Nico a Bologna. Per esibirsi alla rassegna “D’Art Room”, con quel fare ipnotizzante che l’ha sempre caratterizzata. Fu un vero evento e lei trasmetteva il fascino di chi ha contribuito a costruire il fascino della cultura anni Sessanta e Settanta
Sono passati poco più di vent’anni e il nome di Nico si torna a pronunciare a Ferrara.
Questa volta per un tributo che sarà un grande evento perché porterà nella città estense, il 10 maggio al teatro Comunale, musicisti che l’hanno amata. A cominciare da John Cale, che ha prodotto alcuni suoi album e che è una sorta di direttore artistico di A Life Along the Borderline, concerto che si propone come ideale seguito di quello che si è tenuto lo scorso ottobre al Southbank Centre di Londra a 20 anni dalla morte della “musa”.
La serata, prodotta dal centro londinese, dalla Regione Emilia Romagna e dal Comune di Ferrara, è da considerarsi un’anteprima di Ferrara sotto le stelle 2009 e vedrà in scena, accompagnati da Cale e la sua band e impegnati a riproporla secondo la loro sensibilità, Lisa Gerrard dei Dead Can Dance, Peter Murphy dei Bauhaus, Mark Lanegan (Screeming Trees e Queens of The Stoneage), Mark Linkous di Sparklehorse, Mercury Rev, Soap&Skin e altri artisti. E dall’Italia Carmen Consoli, voluta espressamente da Cale.
Una kermesse di star della sonorità “dark”, di art rockers che l’hanno amata artisticamente come hanno fatto, anche biblicamente, grandi icone del rock come Brian Jones, Jim Morrison, Lou Reed, Bob Dylan e Iggy Pop. I protagonisti di questa serata, cui si unirà anche il Quartetto d’Archi di Ferrara, arriveranno al teatro già da venerdì per le prove.
E metterli insieme, come racconta Roberto Roversi, curatore di “Ferrara sotto le stelle”, non è stata una facile procedura. Ma è stata fortemente voluta e coltivata con pazienza.
«Abbiamo calibrato il festival che era andato in scena a Londra per il ventennale di Nico — spiega Roversi — per la realtà italiana, togliendo alcuni artisti e aggiungendone altri. Il progetto era arduo ma per noi imperdibile. Come del resto il festival che il Southbank fa ogni anno, il Meltdown, per il quale affida la direzione artistica sempre a un musicista diverso. Ci piacerebbe portarlo qui, ci stiamo lavorando».
LA SERATA di tributo ha avuto un budget di circa 50mila euro, riferisce l’assessore alla Cultura regionale Alberto Ronchi, con gli artisti che hanno ricevuto un cachet piuttosto simbolico tra i 1000 e i 2000 euro. Ognuno ci ha messo del suo per la buona riuscita.
RISPETTO al repertorio è invece da sottolineare che non verranno eseguiti brani né da Velvet Underground e Nico né da Chelsea Girl la colonna sonora del film di Warhol. Per problemi di diritti e litigi. Sarà riproposto il repertorio più oscuro e sofferto di Nico. La sua produzione più significativa iniziata (tre dischi li ha prodotti Cale) con Marble Index e proseguita con Desertshore, The End, Drama of Exile, Camera Obscura.
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