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Per tango e balli caraibici il Teatro Verdi è ormai diventato un santuario

Notizia pubblicata il 01 febbraio 2009



Categoria notizia : Night Life


«L’IMPORTANTE è vincere la titubanza, una volta in pista certi automatismi vengono da soli» avverte Stefano Novelli, che da sei anni cura il cartellone di “Salsainteatro”, l’intrattenimento domenicale del Verdi, diventato un polo di attrazione per gli aficionados dei balli caraibici che arrivano anche dal Veneto, dalla Lombardia e dalle Marche.

La domenica non è una serata facile, perché il lunedì si lavora: ma la formula funziona.

«E una volta al mese — segnala Luigi Di Placido, che si occupa del cartellone degli eventi live — puntiamo sul tango con artisti di grande richiamo». Il Teatro Verdi ha intrecciato una fitta rete di collaborazioni con le scuole di ballo. Per i balli caraibici ha circa una trentina di contatti.

Per il tango argentino («Resta il più sexy e sensuale dei balli di coppia — ci dice una delle insegnanti —, fatto di sguardi intensi e passi lunghissimi») c’è uno stretto rapporto con Medialuna, che ha sede nella sala Primavera Tre e che da quattro anni organizza un festival internazionale.

«QUANTO tempo occorre per, diciamo, zampettare decentemente? Beh, i corsi in genere — ci dice ancora Stefano Novelli — vanno dall’autunno a metà primavera. E sei mesi sono più che sufficienti. Nell’apprendimento le donne sono più agevolate. L’uomo, oltre che impadronirsi dei passi, deve anche saper guidare la partner.Ma ripeto, bisogna lanciarsi vincendo le titubanze».

«Il ballo — aggiunge Rebecca Pinder, insegnante della Longiano All That Jazz — fa bene alla salute e all’umore. E tante volte aiuta a dimenticare le preoccupazioni quotidiane. L’importante in ogni caso è danzare con passione e con amore».

foto by http://flickr.com/photos/formfaktor/