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Un secolo di Grand Hotel di Rimini: compleanno con le cupole

Notizia pubblicata il 29 dicembre 2007



Categoria notizia : Turismo


LUI, IL 'PADRONE' di casa, all'inizio quasi si nasconde tra il pubblico. E allora ci pensa il sindaco Alberto Ravaioli a portarlo sotto i riflettori; perchè se la tradizionale conferenza stampa del Capodanno Rai stavolta si tiene al Grand Hotel un motivo c'é.

Il sogno di Batani per i 100 anni del mito

 «Siamo qui, in quella che é un'icona di Rimini, perchè nel 2008 il Grand Hotel festeggerà  i suoi primi cento anni. E c'impegneremo con Antonio Batani perchè sia davvero un evento significativo».

E lui, Batani, mister Grand Hotel, l'imprenditore di Cervia che con 65 milioni di euro ha messo le mani sul mito di Rimini, non si nasconde. «Sarà  un impotante avvenimento, con Ravaioli ci troveremo subito dopo le festività  per cominciare a lavorare su questo evento».
E non solo. Perchè Batani ha le idee chiare su come si deve rilanciare il 'mito'. «Sono qui da soli otto giorni - premette - devo ancora capire tante cose. Sicuramente non mancheranno i cambiamenti. E non parlo soltanto dei lavori di ristrutturazione. Penso anche a una riorganizzazione del personale. Qui al Grand Hotel di Rimini ci sono ottime professionalità , ma la riorganizzazione é fondamentale. Tanto quanto la ristrutturazione».
Ha già  in mente quali interventi compiere? La vecchia gestione puntava a un centro benessere....
«Un hotel di questo rango non può non avere un centro benessere. Io ne ho costruito uno in ogni mio albergo, e lo farò anche al Grand Hotel. Vedremo cosa ci consentirà  la Soprintendenza alle Belle arti. Ma ho anche un altro progetto in mente...».
Quale?
«Ricostruire le due cupole dallo stile orientale che sovrastavano il Grand Hotel, e che andarono distrutte nell'incendio del 1920. Le due cupole ospitavano delle favolose suites: vorrei rifarle».
Dopo l'acquisto del Grand Hotel, si sente già  un po' riminese?
«Mi piace molto stare a Rimini. Di più: prima o poi vorrei vivere qui tutto l'anno. In questi giorni ho avuto tanti messaggi di stima e di affetto, sono orgoglioso di questa avventura e credo di poter fare il bene del Grand Hotel».
Che idea si é fatto del turismo riminese?
«Funziona ancora molto bene, ma faccio una piccola critica, costruttiva. Se c'é una cosa che Rimini ha un po' trascurato in questi ultimi anni é il turismo dell'estate. Con la frenesia di destagionalizzare, di stare aperti tutto l'anno, secondo me ci si é un po' dimenticati che sono quei tre mesi e mezzo della stagione estiva a dare a noi albergatori i maggiori guadagni. Se non fai i soldi in estate, poi non puoi investire sul tuo hotel, non puoi fare ristrutturazioni».
Rimini insomma si é 'scordata' l'estate?
«No, l'ha soltanto un po' trascurata, ma ci sono tutti i margini per recuperare. Ed é importante farlo, perchè, credetemi, i guadagni che si possono fare durante tutti gli altri mesi dell'anno non sono equiparabili a quelli dell'estate. E allora va bene stare aperti tutto l'anno, ma non dimentichiamoci che la Riviera vive sulla stagione estiva».