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50 anni di Golf a Bologna

Notizia pubblicata il 26 ottobre 2007



Categoria notizia : Sport


Quando il conte Achille Sassoli de Bianchi, a nome di 28 soci fondatori, mise nelle mani degli architetti inglesi Cotton e Harris l'idea di costruire un percorso golfistico, immerso nel verde delle colline alle porte di Bologna, certo pensò a un club blasonato, prestigioso, attento a soci e ospiti e pronto nel valorizzare i giovani talenti non solo bolognesi, ma dell'intera regione.

Bologna: drive e cin-cin per festeggiare i 50 anni E il percorso cambierà 
IL CIRCOLO PREPARA L'ANNIVERSARIO DI FONDAZIONE. «UNA STORIA DI ECCELLENZA»

- BOLOGNA -
E a poco meno di 50 anni da quel 28 aprile 1958, data di fondazione del club, il presidente Filippo Sassoli de Bianchi si prepara a festeggiare il compleanno del circolo forte di un'attività  solida e un prestigio riconosciuto.

« La base sociale si é allargata negli ultimi 20 anni dando la possibilità  di incrementare le attività  sportive» spiega Sassoli de Bianchi. «Abbiamo sempre dato molta importanza ai servizi, che devono mantenere un livello d'eccellenza a partire dal campo per arrivare a club house e ristorante: per fare questo é necessario poter contare su squadre di persone molto professionali».

Avete avuto una grossa crescita nel numero dei soci e dei giovani negli ultimi anni?
«Agli inizi del 2000 eravamo 400 mentre ora siamo 540, che é il target massimo prefissato per riuscire a garantire l'attuale standard di servizi. Tra questi ci sono 85 ragazzi, ai quali il circolo dedica molta attenzione organizzando corsi a tutti i livelli e anche promozioni per facilitarne l'accesso. I risultati che le nostre squadre giovanili ci hanno portato ci confermano che la strada intrapresa é corretta».
Mettendo fianco a fianco tanti ragazzi con persone più mature non si rischia di avere maggiori problemi?
«Non é facile mettere tutte le persone d'accordo specie quando hanno età , personalità  e cultura differenti. Se c'é una ricetta per farlo credo che abbia l'esempio come ingrediente principale: nel nostro circolo, ad esempio, il presidente ed i consiglieri non hanno privilegi e si mettono sullo stesso piano dell'ultimo socio arrivato».
Che tipo di problemi si possono incontrare nella gestione di un campo?
«Il problema principale che può sorgere é la mancanza d'acqua. Noi abbiamo ovviato a questo con la creazione di un grande lago che ci garantisce un mese d'irrigazione; inoltre, prima che potesse presentarsi il problema, abbiamo scavato 2 pozzi che ci assicurano un costante apporto idrico. Ritengo che nella gestione di un campo ogni 5 o 6 anni ci debbano essere interventi strutturali di ammodernamento, noi l'abbiamo sempre fatto e continuiamo in questa direzione. Ora abbiamo 2 o 3 progetti che stiamo vagliando con gli architetti Rossi e Baldovino Dassù: tra questi l'idea di trasformare la buca 9 in un par 3 con l'intento di dare maggior spazio alla club house e creare un'ulteriore area di pratica sull'attuale green». (Foto da bk86a)

Vacanza Golf ?