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Gli 'orfani' del bar Italia. Le tribù dei clienti disperse dopo la chiusura del locale di Riccione

Notizia pubblicata il 12 dicembre 2007



Categoria notizia : Fatti Curiosi


«NON VORREMMO che l'Hotel Venezia diventasse un secondo Grand Hotel. Ossia un altro buco nero in viale Gramsci. Ultimato lo sgombero dell'area retrostante, i lavori all'albergo non sono più ricominciati e siamo preoccupati. Ma in questo caso abbiamo interlocutori certi. Conosciamo i nomi e i cognomi dei proprietari che non sono certo a Cuba».

A sollecitare la ristrutturazione del 'Venezia' é Stelio Bossoli che, oltre a essere presidente del consiglio comunale, era un fedelissimo frequentatore del Bar Italia, sfrattato dopo l'annuncio dell'apertura del cantiere. «Sono meravigliato _ sbotta _. L'apertura in primavera del palazzo dei congressi dovrebbe sollecitare i lavori, invece qui tutto resta fermo».

Problemi con il progetto? Il dubbio é insorto anche tra alcuni consiglieri comunali che ricordavano di aver votato quello che prevedeva la ristrutturazione del vecchio fabbricato, da riaprire come hotel, e un nuovo corpo centrale da erigere nella corte. Parte che ora nel disegno non si vede. Appare piuttosto un nuovo blocco annesso sul retro. Che potrebbe essere migliore della prima soluzione, ma solo nel caso il cui non si dovesse aggiungere altro. Ricorda bene il progetto approvato in consiglio anche Bossoli.

Al di là  di questo, la chiusura dello storico locale, punto d'incontro per numerosi politici, professionisti, bagnini e anziani riccionesi, fa sentire il suo peso soprattutto alla vigilia di Natale. Periodo in cui il bar si animava fino a mezzanotte con le tombole, guidate dal fotografo Pico Zangheri. Ora la diaspora ha diviso gli habituè tra i vari locali dell'Abissinia.

«Per non disperderci _ svela Bossoli _ avevamo pensato addirittura di affittare l'Equinoxe, davanti al Venezia, ma per problemi di gestione abbiamo gettato la spugna. E' certo che non vogliamo trascorrere un altro inverno senza il nostro Bar Italia». Tutti premono sui lavori. Così Adriano Prioli, altro consigliere comunale, cliente del bar Italia, il primo ad aver sollecitato l'intervento. Ma dove sono finiti tutti gli habituè?

«Ci siamo divisi in gruppi _ risponde Bossoli _. Io, Prioli, Berlini, Piccioni, Del Bianco e diversi anziani di Riccione Abissinia andiamo al Bar Athena in viale San Martino, dove seguiamo anche le partite. Tasini, Corinaldesi del Caravel, i più giovani, anche bagnini e tutta la banda che il sabato si ritrovava a giocare a carte e far commenti si ritrovano alla Gelateria Angelini all'angolo con viale Gramsci. Qualcuno frequenta il bar- sala biliardi Perla Verde in viale Ruffini- corso Fratelli Cervi. C'é infine un altro gruppo, quello di Bacchini, Leurini e Grossi che saltuariamente s'incontra di fronte al cancello principale del Grand Hotel».
(photo by ASurroca)