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Giulio Andreotti a Villa Mattioli

Notizia pubblicata il 22 agosto 2007



Categoria notizia : Musica


RIMINI - Arriva a Villa Mattioli a Vergiano, scortato discretamente dai carabinieri per poi passeggiare nel verde e ritrovarsi invece scortato dallo sguardo di un centinaio di ospiti intervenuti per la cena di beneficenza organizzata dal Ladie's circle ; è il senatore Giulio Andreotti, o come ormai tutti lo chiamano, il Divo Giulio.

Appena due passi nel prato della tenuta, addobbata per l'occasione con tavoli vestiti di bianco, sedie vestite di bianco, pareti immacolate, signori e signore in tenuta da cocktail che si fanno avanti uno dopo l'altra per un assedio di strette di mano.

Poi, come nelle migliori tradizioni, è il tempo di dare il "la" delle conversazioni con Elena Benigni, vicepresidente del Ladie's circle, arrivata ad accoglierlo e a fare gli onori di casa: "Ogni anno qui a Rimini è un incognita - commenta Andreotti mentre il cielo si ingrigisce ed in realtà ad agosto a volte è anche troppo caldo".

Per il Divo Giulio, infatti, anche viste le numerose stagioni sulla gobba, Rimini non è certo una novità.
Senatore, qual è il suo rapporto con la città?
"Ci vengo ogni anno per il Meeting, ma non solo: è un luogo di grande interesse, perché ospita congressi, ed eventi, tavoli tecnici e sindacali a cui mi è più volte capitato di partecipare, una caratteristica della città ormai da diversi anni"

E' quindi in occasione del Meeting che è venuto qui la prima volta?
"No, è stato in realtà diversi anni prima, in occasione di una visita a degli orfani di Catania di cui mi ero occupato e che passavano le vacanze in una delle colonie sul mare. Da lì in poi Rimini è diventata un appuntamento annuale"

Anche sui lettini della spiaggia?
"No, è una città ospitale e il mare è bello, ma troppo affollato. Ho invece più volte visitato il centro storico e la prima volta l'ho fatto nei libri di storia dell'arte". Andreotti non è però presente alla serata di Villa Mattioli solo in veste di Divo, ma anche per un intervento sul tema del terrorismo internazionale.

Alla luce della sua esperienza politica, a che punto siamo?
"In un momento di grande ricerca dopo la fine della Guerra fredda e dopo il patto atlantico, dove ora dovrà essere l'Unione europea a svolgere il ruolo decisivo nel riequilibrio della situazione internazionale"

E se un giovane volesse diventare il nuovo Andreotti?
"Oggi dovrebbe occuparsi e seguire molto da vicino la situazione internazionale e studiare le lingue"