Giuliano Palma
Notizia pubblicata il 11 marzo 2006
Giuliano Palma
Giuliano Palma & The Bluebeaters nel nostro paese!
Un progetto nato qualche anno fa. Alcuni membri degli 'Africa Unite' e 'Fratelli di Soledad' si sono uniti a Giuliano Palma, leader dei 'Casino Royale', per dar vita insieme ai 'Bluebeaters', improvvisata formazione dalle intenzioni retrò che attraverso il codice dello ska, del reggae e del R&B intendeva rendere omaggio alla musica che ne ha influenzato lo sviluppo artistico. Il risultato è stato 'The Album', realizzato nel 1999 e riproposto poi successivamente in una versione dal vivo, 'Wonderful Live'.
Dalla biografia di Paolo Ferrari del 2000:
?Può sembrare un'idea un po? snob: un gruppo di musicisti professionisti si riunisce in una sorta di cover-band per supportare l'ugola di un cantante tanto bravo che lo chiamano "King", ovvero Giuliano Palma dei Casino Royale.
Al momento di dare un nome alla formazione la scelta cade su un filone della musica giamaicana degli anni '60 noto soltanto ai cultori del genere, il "Blue Beat". Non di snobbismo tuttavia si tratta. Al contrario, di un atto di umiltà e di amore verso un'isola che in quel decennio poneva le basi, non solo per il successo internazionale del Reggae, ma per rivoluzionare l'intero corso del pop mondiale.
Basta entrare in un club, in un negozio di dischi, in un vagone della metropolitana per incontrare tracce di Kingston, che ci si trovi a New York, Londra, Milano o Tokio poco importa. Suona forte il Trip-Hop, in questo finale di millennio, e la sua parentela con il Dub inventato dai produttori giamaicani all'inizio degli anni '70 è esplicita. La Tecno stessa paga il suo tributo agli studi di Kingston, dove la cultura del remix nacque e si sviluppò con macchinari straccioni capaci di suoni ancora oggi emozionanti. L'Hip Hop, si sa, vide una delle sue colonne portanti - il Rap - nascere nei microfoni dei deejays giamaicani.
Ecco spiegato l'atto d'amore di Giuliano Palma & the Bluebeaters verso la Giamaica degli anni '60. Non uno sfizio intellettuale bensì un'esigenza fisica di ricerca delle radici. Nati quasi per gioco nel 1994, i Bluebeaters comprendono musicisti dei Casino Royale (Giuliano Palma, Ferdinando Masi, Patrick Benifei ), degli Africa Unite (Bunna, Paolo Parpaglione, Cato Senatore) e dei Fratelli di Soledad (Zorro). Non a caso formazioni che hanno sviluppato il seme nato sull'isola cara a James Bond, ma in direzioni differenti.
Quando si suona e si canta così il gioco diventa festa collettiva ad ogni concerto e i Bluebeaters si trovano oggi al centro di un vero e proprio "culto". Classici dello Ska, del Reggae del Rocksteady al Giamaica, ma anche di rivisitazioni in levare di gioielli più o meno noti del Soul e del Rythm'n'Blues americani, si susseguono con naturalezza in un'esplosione di rara potenza fisica.?
Dal Tour del 2004 ci sono stati due nuovi ingressi nella formazione dei Bluebeaters: Peter Truffa, Piano&Organo proveniente dai NEW YORK SKA JAZZ ENSAMBLE, e Fabio Sir Merigo, ex-REGGAE NATIONAL TICKET e già con Giuliano Palma nel suo progetto solista ?GP?, chitarrista e co-produttore di LongPlaying.
LONG PLAYING TOUR Part 2
MARZO
17 - BOLOGNA, ESTRAGON
18 - REGGIO EMILIA, TEMPO
23 - MENDRISIO (CH), ARENA
24 - ORZINUOVI (BS), BUDDHA CAFFE'
APRILE
01 - CARDANO AL CAMPO (VA), NAUTILUS
07 - RONCADE (TV), NEW AGE
08 - FIRENZE, AUDITORIUM FLOG
14 - RIMINI, IO STREET CLUB
15 - BUSSOLENGO (VR), GATE 52
21 - CITTA' DI CASTELLO(PG),DISCOTECA FORMULA
28 - ARCO (TN)
MAGGIO
05 - CORTEMAGGIORE (PC), FILLMORE