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Giselle Diciotto Anni Dopo

Notizia pubblicata il 17 novembre 2009



Categoria notizia : Spettacoli


In scena in città l'emblema del romanticismo sulle punte nell'ambito della rassegna L'Altro Comunale. Dirige l'orchestra Ryuichiro Sonoda

Non accenna a placarsi la bufera, e con essa l'ormai noto corollario di polemiche fra istituzioni e sovrintendente Tutino da una parte e orchestrali e sindacati dall'altra, ma intanto, al Teatro Comunale di Bologna, si balla. Stasera alle 20.30 (con repliche fino a sabato 21), per la rassegna L'Altro Comunale, torna sul palco dopo diciotto anni di assenza Giselle, spettacolo sulle punte in due atti considerato una delle massime espressioni del romanticismo ottocentesco. La coreografia è di Evgheni Polyakov per la compagnia del Maggio Danza, l'allestimento è del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino.
SUL PODIO dell'Orchestra del Comunale ci sarà Ryuichiro Sonoda; nel ruolo della protagonista si alterneranno Paola Vismara ed Elena Barsotti, mentre gli interpreti dell'amato Albrecht saranno Alessandro Riga, Jean Sebastien Colau e Umberto De Luca. Il libretto fu scritto dal romanziere francese Théophile Gautier, che si rifece ad un argomento già trattato da Heinrich Heine nel suo De l'Allemagne.
A colpirlo fu soprattutto la leggenda delle Villi, che affonda le sue radici nella tradizione slava. Simili agli Elfi, le Villi erano giovani donne morte prima del matrimonio: abbandonate dai loro uomini, danzavano fino a morire. Vestite da sposa, si risvegliavano nelle notti di luna piena per adescare i giovani, coinvolgendoli in una danza di seduzione e provocandone, per vendetta, la morte. Per musicare il testo fu scelto Adolphe-Charles Adam, fra i più noti compositori di musiche per balletto. Giselle andò in scena per la prima volta il 28 giugno del 1841 all'Opéra National di Parigi, il successo fu strepitoso:
nei panni della protagonista c'era Carlotta Grisi, a cui Gautier si ispirò fin dalla stesura delle prime bozze. Il suo partner sul palco era Lucien Petipa (fratello del più famoso Marius Petipa, creatore del Lago dei Cigni).
Di origini bolognesi era invece il coreografo, Jean Coralli, anche se i passi li ideò Jules Perrot, compagno della Grisi. In perfetta linea con la cultura romantica e la sua esaltazione delle emozioni, Giselle è una storia d'amore tragica, in bilico fra la vita normale, in scena nel primo atto, e il mistero più profondo, che irrompe con tutta la sua forza nel secondo atto: giovane contadina innamorata di Albrecht, che la corteggia fingendosi un popolano, mentre in realtà è un principe già promesso ad un'altra, Giselle impazzisce di dolore e muore. Entra così nella cerchia delle Villi, ma vendetta non si compierà. Modello
femminile (si spera) superato, Giselle, nonostante l'onta subita, resta devota al suo amato, risparmiandolo. Non c'è fine all'ingiustizia, e a una vicenda, col senno di poi, piuttosto classista: a morire sarà infatti Hilarion, guardiacaccia innamorato da sempre di Giselle.

foto by: http://www.flickr.com/photos/chiarafreckle/