Il Giro vola su Rimini Per l'arrivo si parla di domenica 24 maggio
Notizia pubblicata il 22 ottobre 2008
Categoria notizia : Sport
TORNA il Giro d'Italia a Rimini: era un desiderio, sta per diventare realtà . Succederà nel 2009, dopo oltre vent'anni: sede di tappa, la città adriatica era stata l'ultima volta nell'87, quando ospitò la partenza della crono di San Marino.
Vinse Visentini, che finì in maglia rosa, anche se non gli bastò per conquistare quell'edizione della corsa: alla fine dovette lasciarla al compagno Roche, fra mille veleni. Comunque sia, quel giorno fu uno spettacolo, di ciclismo e di pubblico: logico attendersi una replica nel maggio prossimo.
Il Giro a Rimini: succederà nella seconda settimana della corsa.
Quasi sicuramente il 24 maggio, una domenica, a meno di cambiamenti dell'ultimo momento: percorso e date saranno sistemati in via definitiva entro il 13 dicembre, giorno in cui l'edizione del Centenario verrà ufficialmente presentata a Venezia. Ma un progetto di massima già esiste: quel giorno, nella città romagnola, é previsto un arrivo che sulla carta é per velocisti. Dopo la tappa del giorno precedente a Bologna, che si concluderà in cima al colle di San Luca, prima del tappone pesarese del giorno successivo, che porterà la corsa rosa a monte Petrano. Una giornata da prendere comunque con le molle: spesso, le tappe ‘facili' sono proprio quelle che si trasformano in trappole.
TORNA il Giro d'Italia, con l'edizione del Centenario, con Lance Armstrong e Ivan Basso in vetrina, come nella scorsa primavera gli amministratori avevano chiesto: ci sarà da divertirsi. Come é successo spesso in passato: fra partenze e arrivi, Rimini é stata spesso nel cuore della corsa rosa. Già detto dell'87, altre due volte la città romagnola ha dato il via alla cronoscalata di San Marino: nel '51 e nel '79. Vinsero Astrua e Saronni, finiti entrambi in rosa: dei due, Saronni finì anche nell'albo d'oro. Come dire: passare da queste parti porta anche bene.
Arriva il Giro: non é la prima volta. Di tappe qui se ne sono concluse almeno una decina, sempre con vincitori che nella storia del ciclismo hanno lasciato il segno. Per credere, scorrere l'albo d'oro: Learco Guerra nel '32 e nel '34, Bevilacqua nel '50, Biagioni nel '51, Fornara nel '53, il romagnolo Minardi nel '56, il mitico Van Looy nel '59 e Pierino Baffi l'anno successivo. Un piccolo palmares che la dice lunga sulla qualità dell'arrivo riminese, che ora attende di aggiungere un altro nome nobile: ai poster (della prossima edizione) la sentenza. In Comune sono tutti abbottonati: la richiesta economica avanzata non é alta, ma di questi tempi anche il poco é troppo...»