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Giovani Alla Scoperta Del Fascino Del Libro
Notizia pubblicata il 01 dicembre 2009
Categoria notizia : Cultura
Sorpresa: i giovani leggono più libri degli adulti! Eravamo abituati ad immaginare i ragazzi inebetiti dalla televisione e gli anziani pensionati assorti nella lettura, ma nella realtà sembra che avvenga quasi l’opposto,
solo il 50% degli ultra sessantacinquenni ha letto un libro nell’ultimo anno, mentre il 65% di chi ha tra 14 e 30 almeno un libro - non scolastico - all’anno lo completa, verrebbe da pensare che la televisione inebetisca più gli anziani che i giovani, ma la scarsa dimestichezza coi libri di chi oggi ha più di 65 anni dipende anche dalla bassa scolarizzazione di quella fascia di età: infatti gli anziani, quando sono lettori, sono più voraci degli altri con 7,3 libri letti a testa, mentre i giovani che leggono non arrivano a 6 libri a testa l’anno di media.
Altra categoria appassionata di letture è quella delle donne, il 63% di loro legge almeno un libro l’anno, contro il 50% degli uomini, che però leggono più giornali. Dove invece si leggono davvero pochi libri è il Meridione, meno del 44% degli abitanti del Sud ha letto un libro nell’ultimo anno, al centronord questa percentuale va oltre il 60%. La lettura dei libri di carta (meno del 3% degli italiani ha letto un libro in formato elettronico) è tutt’altro che un’attività pre-moderna, legata cioè ad una modalità di informazione non più attuale, al contrario è ancora il sintomo di una vitalità culturale e di un interesse per la novità ancora forte nella nostra società; lo vediamo bene quando analizziamo il genere dei libri più letti, la narrativa contemporanea è di gran lunga oggi il settore di maggior successo: il 56% dei lettori ne ha letto almeno 1 nell’ultimo anno.
Questo genere, apprezzato in modo particolare dalle donne, rappresenta un vero e proprio prodotto di un’industria culturale vitale e moderna, che non si limita a stampare, bensì è in grado di ideare, selezionare, pubblicare, distribuire e promuovere molti nuovi volumi ogni anno, solo il 30% dei lettori una volta l’anno "torna" ai classici, la maggior parte di loro preferisce la novità, che magari ha uno spessore culturale inferiore, ma di cui ha potuto leggere una recensione sul giornale e di cui più facilmente riesce a discutere con gli amici. Insomma il libro mantiene, nonostante tutto, il suo ruolo non tanto di contenitore culturale, ma di spazio per la produzione di novità intellettuali strumento di circolazione e di scambio di idee.
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