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Giorni indisponibili al lavoro...commenti da Rimini e dalla Riviera

Notizia pubblicata il 30 gennaio 2008



Categoria notizia : Turismo


«MA VE L'IMMAGINATE una Rimini con le serrande abbassate a Pasqua o a Ferragosto? Ma dai...». Di certo non se l'immagina il vice sindaco e assessore al Turismo Maurizio Melucci, che non crede agli effetti collaterali che potrebbe causare la nuova legge regionale sulle aperture commerciali.

LA NUOVA LEGGE REGIONALE E LA RIVIERA
Vietato chiudere per ferie
L'assessore Melucci e le categorie non vacillano
Effetti che ieri i sindacati hanno giudicato a dir poco rivoluzionari. Secondo le modifiche approvate in Regione, d'ora in poi i giorni di Capodanno, Natale, Santo Stefano, Pasqua, Ferragosto, e ancora festivi come 25 aprile, 1 maggio, 2 giugno e 1 novembre, saranno « giorni indisponibili al lavoro». E pertanto, a detta dei sindacati, i negozi e le strutture commerciali che in quei giorni vorranno stare aperti dovranno prima concertarlo con i sindacati, le categorie e le associazioni di consumatori.

UNA RIVOLUZIONE a cui non crede il vice sindaco Melucci. «Rimini, da sempre, un comune turistico, e pertanto rispetto ad altre località  gli esercizi commerciali della nostra città  hanno facoltà  di restare aperti, se credono, anche 365 giorni all'anno - é la premessa di Melucci - D'altra parte, ritengo molto improbabile che a Rimini i negozi decidano di stare chiusi in certe giornate, tanto a Marina centro quanto in altre zone della città Â». In fondo, fa capire Melucci, Rimini é o non é la capitale dell'ospitalità ... «In ogni caso - prosegue ancora il vice sindaco - vogliamo approfondire bene la nuova legge. Ma credo che sia molto improbabile che questa nuova normativa possa essere applicata per Rimini».
ANCHE Mirko Pari, responsabile della Confesercenti, non crede a particolari 'rivoluzioni' sul territorio riminese. «Ormai é un fatto consolidato che i negozi restino aperti anche in quei particolari giorni festivi, e sarà  difficile tornare indietro. Difficile che lo facciano gli esercizi, difficile che lo faccia il Comune di Rimini. Che, da come abbiamo interpretato la legge, può decidere in autonomia di non applicare le nuove disposizioni». Ma per Confesercenti questa modifica della legge potrebbe essere l'occasione per rivedere le aperture dei centri commerciali. «Ci batteremo - spiega Pari - perchè con questa nuova normativa si riesca finalmente a mettere un freno ai centri commerciali: non mi sembra che possano essere considerati in fascia turistica...».

PIà™ PRUDENTE, per ora, la direzione provinciale della Confcommercio. Finora l'associazione non ha preso posizione sulla legge, almeno non ufficialmente. Ma anche dalle parti di via Italia sono convinti che a Rimini le cose cambieranno poco.
Manuel Spadazzi