Gianna: «Sanremo, che colpo di fulmine»
Notizia pubblicata il 15 marzo 2008
Categoria notizia : Eventi
«DAVANTI alla tv mi sono sentita come Anna Magnani in "Bellissima": speravo in una in una bella prova dei miei ragazzi, ma non credevo che sarebbero riusciti ad andare subito tanto lontano». Sono passate due settimane dal trionfo sanremese di Lola Ponce e Giò Di Tonno con la sua "Colpo di fulmine", ma Gianna Nannini non ha ancora smalitito l'adrenalina di quella finalissima baciata dalla fortuna e dal televoto.
Anche perchè l'impresa dei suoi "ragazzi" l'ha colta con le valigie pronte per il tour che la deposita stasera sotto i riflettori al PalaMalaguti (concerto alle 21, biglietteria aperta dalle 17, cancelli aperti alle 19.30). «Anche se il pubblico me la chiede, "Colpo di fulmine" rimane fuori dallo spettacolo», spiega. «Che se la godano Lola e Giò, anche perché stanno per uscire con i loro dischi solisti ed é giusto che la interpretino loro. Sono entrambi bravissimi e spero tanto che siano nel cast di "Pia", l'opera popolare su Pia de' Tolomei che il produttore David Zard spera di mettere in scena entro il prossimo autunno. La canzone in realtà era nata come tema finale del lavoro; c'era la melodia ma non le parole, poi sono venute pure quelle e ed é saltato fuori questo duetto d'amore che Lola e Giò hanno fatto loro in maniera superba».
MA NON BISOGNA lasciarsi fuorviare dai contenuti dell'opera visto che questo nuovo spettacolo ha una caratura decisamente rock e punta risoluto ai solchi di GiannaBest, l'antologia con cui la Nannini fa il punto su passato e presente per capitalizzare le quattrocentomila copie vendute due estati fa da Grazie. "GiannaBest" apre una nuova stagione e non é un caso, forse, che uno dei manifesti del disco, Sei nell'anima, inizi proprio con le parole "vado punto e a capo così...". «Questi ultimi per me sono stati tempi di grande cambiamento», sottolinea lei.
«Dopo oltre vent'anni di collaborazione io e il manager Peter Zumsteg abbiamo deciso di dividere le nostre strade; una scelta non proprio indolore che mi ha resa smaniosa di voltare pagina. Mi sono lanciata in un disco sinfonico rischiando di tasca mia. E' andata bene ma, non contenta, ho voluto pure terminare quest'opera su Pia de' Tolomei a cui lavoravo da una vita». Il regista Pepi Morgia ha creato per la cantante toscana un grande palco caratterizzato da due schermi bianchi accostati come le pagine di un libro aperto sulla sua vita, sulle sue parole, sulle sue emozioni. In scena l'eroina di California é accompagnata da una band di sei elementi impreziosita dalle chitarre di Davide Tagliapietra, di Giacomo Castellano e di quel Davide Ferrario già apprezzato con gli Fsc al fianco di Battiato.Â
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