
Divertire il pubblico in tv? E’ un mestiere da romagnoli
Notizia pubblicata il 19 marzo 2009
Categoria notizia : Eventi
SARA’ come assistere a Zelig. Solo che stavolta, anziché in tivù, li si potrà ammirare dal vivo. E tutti insieme, per una lunga maratona di comicità.
Va in scena questa sera al 105 Stadium (sipario alle 21) Rimini ridens, il gran varietà delle risate che poterà sul palco alcuni dei volti più noti di Zelig e non solo: da Paolo Cevoli a Giuseppe Giacobazzi, da Sergio Sgrilli a Padre Donovan (al secolo Giorgio Verducci), da Andrea ‘Sax machine’ a Gem Boy. Tutti ‘guidati’, presentati e condotti dal ‘capocomico’ Andrea Vasumi, in quel ruolo che a Zelig ha regalato una nuova vita artistica a Claudio Bisio.
«VASUMI è bravissimo, ma Bisio è insostituibile. E’ unico, in quel ruolo», dice Giuseppe Giacobazzi.
Uno dei tanti romagnoli questa sera in scena. «Ormai abbiamo conquistato la tivù, i comici romagnoli sono ovunque – scherza, ma non troppo, Giacobazzi – La verità è che si va a cicli: ci siamo ‘sorbiti’ tanti romani, poi è stata la volta dei napoletani, dei toscani. Da qualche anno è arrivato finalmente il nostro turno…». «Io credo – incalza Paolo Cevoli – il segreto stia nel fatto che noi romagnoli ispiriamo subito simpatia. E poi certi personaggi che facciamo in scena…».
Già, come non ridere di fronte a Teddy Casadei, del ‘premiato maialificio Casadei’, o all’assessore di Roncofritto Palmiro Cangini. «Ma io sono affezionato a tutti i miei personaggi, li rifarei tutti. Anche se mi sento legato particolarmente a Cangini». Per Cevoli, come per Giacobazzi, la consacrazione in tivù con Zelig ha cambiato la vita. Ma nemmeno troppo… «Io continuo a fare le mie vacanze vicino a casa, a Marina Romea, e miei amici sono quelli di sempre – ammette Giacobazzi – No, non me la tiro perché sono famoso… L’unica novità è che finalmente, con i primi guadagni, ho potuto comprare casa: a 40 anni era ora». Anche Cevoli, nonostante le decine di serate in giro per l’Italia e gli impegni in tivù e per gli spot con l’amico Valentino Rossi, continua a fare l’imprenditore nel settore della ristorazione.
«Ma purtroppo ho sempre meno tempo per occuparmi della mia professione. Però non l’ho abbandonato. Facendo sacrifici e lavorando molto, sto riuscendo a cosare entrambi gli aspetti!».
E IN EFFETTI i due sono degli autentici stakanovisti della risata. Cevoli fa tantissime serate in giro, attraversando tutta l’Italia in lungo e in largo con i suoi irresistibili show. Proprio come Giacobazzi. «Le ho contate tutte – sorride Giacobazzi – L’anno scorso mi sono esibito oltre un centinaio di serate. Ma del teatro non mi stanco mai: posso fare gli spettacolo come voglio io, seguendo i miei ritmi. In tivù, invece, i tempi sono molto più veloci, tutto è più faticoso».
Però la televisione è sempre la televisione. Tanto che «non mi dispiacerebbe — ammette Giacobazzi — fare anche il conduttore. Ma non di di un programma comico: dopo Bisio a Zelig è il nulla. E se arrivasse una chiamata dal cinema…».
foto by http://www.flickr.com/photos/kiki-follettosa/