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Intervista a Gene Gnocchi ricorda...con ironia

Notizia pubblicata il 29 agosto 2007



Categoria notizia : Fatti Curiosi


Sceso dall"autobus chiassoso e variopinto di « Quelli che il calcio», eccolo sedersi alla tavola rotonda di «Artù» (dal 20 settembre su Raidue, in seconda serata). Gene Gnocchi, campione della risata made in Italy, nonché uno dei comici più intelligenti della nostra Tv, si lancia in una nuova sfida televisiva che lo vede «padre-padrone» di un nuovo talk show in cui si tratteranno gli argomenti più interessanti della settimana, affrontati via via da esperti e da persone comuni («ma non certo dai vip che hanno un libro, un film o un disco da presentare»).

Il tutto, ovviamente mixato dall"ironia caustica di Gene, al secolo Eugenio Ghiozzi, ex avvocato in Fidenza, ormai votato allo show dove il paradosso e il surreale sono gli ingredienti principali di una torta gustosissima che gli italiani hanno imparato ad amare e consumare fin dai suoi esordi sulle scene, avvenuti sulle tavole dello Zelig di Milano, a fine anni ottanta.

Ed è con la stessa lente di ingrandimento che il cabarettista emiliano affronta il tema vacanze, essendo stato anche lui un adepto della riviera romagnola.
Allora Gene, se la ricorda la sua prima vacanza nella capitale del " divertimentificio"?
«Come no: a San Giuliano a mare, da piccolo con la mia famiglia. Ricordo il viaggio con il duetto di mio papà Ercole, da Fidenza alla riviera. Essendo noi in sei figli, il babbo ci accompagnava uno alla volta, così, praticamente io arrivavo al mare a novembre (ride, ndr)»

Quindi, erano vacanze da cancellare?
«In realtà, noi ci divertivamo molto. Ma a dire il vero c"era poco da stare allegri. Il nostro alloggio, a San Giuliano, consisteva in una specie di garage senza finestre. Ebbene sì, noi eravamo accampati lì».

Gene Gnocchi

Poi, però, con il successo le cose sono sicuramente cambiate. Quando ritorna da queste parti?
«Ci ritorno spessissimo, anche per fare degli spettacoli. Ma i luoghi ai quali sono rimasto affezionato sono gli stessi dell"infanzia: Rimini, Gatteo, Riserba. Sono tutti paesini che amo e dove,oltre a venirci in tournèe, ho tantissimi amici».
Tra pochissimo tornerà su Raidue con "Artù": qualche anticipazione?
«Un talk a cui crediamo molto e in cui si tratteranno e si declineranno temi di attualità con l"aiuto di esperti che non saranno affatto dei vip. Qualche argomento in anteprima? Per esempio: la storia del tranviere di Roma che ha trovato 6 mila euro e li ha restituiti al proprietario. Oppure, ci chiederemo come si copula sulla nuova 500 ma tratteremo anche il tema l"uso del doping nel mondo degli scacchi».
Dopo sei anni ha abbandonato "Quelli che il calcio" e la sua amica Simona Ventura: qualche rimpianto?
«Con Simona sono rimasto in ottimi rapporti. Diciamo che è stato solo un fatto di stanchezza artistica: ormai, a quella trasmissione avevo già dato tutto. E diciamoci la verità: dopo venti volte che Valeria Marini viene come ospite, alla fine non sai più come massacrarla».
Nessuna nostalgia per il mondo dello sport?
«Diciamo che un programma sportivo lo farei volentieri , tornando a lavorare con un compagno di viaggio come Teo Teocoli».