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Sei licei e solo due istituti tecnici A Rimini la Gelmini ridisegna le superiori

Notizia pubblicata il 05 febbraio 2010



Categoria notizia : Fatti Curiosi


<<Una svolta epocale>>, annuncia con soddisfazione il ministro Gelmini. Solo un taglio alla scuola pubblica, denunciano sindacati e opposizione. Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera ai tre decreti presidenziali che ridisegnano l'istruzione superiore ma le polemiche non accennano a placarsi.

Il riordino riguarda licei, istituti tecnici e professionali e sarà attuato dal prossimo anno scolastico a partire dalle prime classi. tre i punti cardine della riforma uno sfoltimento deciso degli indirizzi, la revisione dei quadri orari e il potenziamento dello studio della matematica e delle lingue.

Ci hanno accusato di aver cambiato per fare cassa - sostiene il ministro Gelmini - ma non c'è niente di più falso era un atto atteso da 50 anni. Il premier Berlusconi parla invece di una legge che ci mette in linea con l'Europa dal momento che la scuola attualmente non sforna ragazzi con cognizioni adeguate alle richieste del mondo del lavoro. Il governo ha insistito per rendere immediatamente operative le novità e ora i tempi sono molto stretti il 26 marzo scadono le iscrizioni alla prima superiore e il ministero sta predisponendo una campagna informativa capillare.

Ma a Palazzo Chigi sono convinti che la riorganizzazione renderà più semplice l'informazione alle famiglie che erano costrette a districarsi tra gli oltre 396 indirizzi sperimentali, come spiega il ministro Vito. I licei saranno ridotti a sei classico, scientifico, artistico, linguistico, musicale-coreutico e delle scienze umane. Gli istituti tecnici passeranno da 10 a 2 ambiti di studio (economico e tecnologico) e da 39 a 11 indirizzi, mentre e i professionali saranno snelliti da a corsi e da 27 a 6 indirizzi.

Saranno rafforzate le materie di indirizzo e il lavoro nei laboratori, ma nei tecnici e nei professionali le seconde, terze e quarte avranno un taglio da 36 a 32 ore settimanali. Ed è proprio su questi punti che si concentrano le critiche dell'opposizione e dei sindacati. Il segretario Pd Bersani parla di un taglio epocale di risorse, tempo e competenze dovuto alla necessità del tesoro di far quadrare il bilancio. rileva che la scelta compiuta a 13 anni diventa nei fatti irreversibile per la grande differenza di programmi proposti dai diversi percorsi formativi sin dal primo biennio.

Per il leader Idv Di Pietro il riordino del ministero è la naturale conseguenza di un abuso fatto nei mesi precedenti hanno tolto i soldi, hanno fatto tagli e ora devono modellare la riforma per far veder che ci stanno. Di rigorosa applicazione dei tagli parla anche Mimmo Pantaleo, segretario generale della Flc-Cgil, che annuncia una giornata di sciopero nazionale per il 12 marzo.