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Pronti a ricorrere al Tar contro i gazebo sul mare. Confesercenti sul piede di guerra

Notizia pubblicata il 15 febbraio 2008



Categoria notizia : Turismo


E' GUERRA a Riccione sui chiringuiti che il Comune intende concedere in spiaggia al posto dei distributori di bibite. Sul piede di guerra la Confesercenti che minaccia di ricorrere al Tar. Ma mentre infuria la polemica, singoli bagnini hanno già  trovato l'accordo per procedere con alcuni pubblici esercenti.

«Non vogliamo nè i capanni di paglia, perchè di questo si tratta, nè i distributori di bibite - avverte Renato Filippucci, presidente della Cooperativa lavoratori Bar e ristoranti in spiaggia -. Oltretutto dal punto di vista amministrativo i chiringuiti non si possono fare. Anche se il Comune dà  il via libera per installarli nei bagni, non c'é il permesso per l'uso. Si violano le leggi regionali. Abbiamo già  consultato un avvocato. Se il Comune va avanti, e se esistono i presupposti, facciamo ricorso».

Le ragioni del no sono molteplici: « La capanna di paglia non ci piace - spiega Filippucci - perchè aumenterebbe anche i nostri costi di gestione. Solo per la struttura servono 15/20mila euro. E comunque, i bagnanti diminuiscono e noi raddoppiamo i punti bar? ». E ancora: «Com'é possibile rispettare le nome igieniche, realizzare il pavimento, piani di acciaio, scaffali chiusi? Il Piano spiaggia mira a diminuire le cubature e noi piazziamo i gazebo».

Filippucci che attacca il sindaco, solleva pure il problema del personale. Sulla stessa onda Dini Miri della Confesercenti: « Così si eludono anche le norme amministrative di concessione demaniale. Su questo chiederemo un incontro al Comune. Come fa a rilasciare le autorizzazioni? E poi, il servizio in spiaggia é già  fornito da oltre quaranta bar e una decina di ambulanti che hanno investito tanti soldi su direttiva del sindaco - spiega -. Per questo abbiamo eliminato una trentina di abusivi». Di parere diverso l'imprenditore Vicenzo Leardini: «E' giusto che ogni bagno possa avere il suo chiringuito. Vogliamo offrire il servizio sotto l'ombrellone, ma non i distributori automatici di bibite. Servono i gazebo. Ai bagni diano almeno questa opportunità , visto che a bar e ristoranti é concesso ampliarsi con l'interrato e le terrazze».
(foto by diluvi)