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Finale della gara di lettura Hotel Card di Rimini

Notizia pubblicata il 09 febbraio 2010



Categoria notizia : Hotel


Sabato 6 febbraio, presso l'Hotel Card International di Rimini, si è svolta la finale della gara di lettura del biennio delle scuole superiori di Rimini e provincia, organizzata dalla libreria Viale dei Ciliegi 17.

Le due classi qualificate per la finale, su sedici partecipanti, erano la II-I dell'I.T.C. Molari di Santarcangelo di Romagna e la II-D del Liceo Scientifico Einstein di Rimini. I ragazzi delle due classi si sono sfidati in una entusiasmante serie di giochi basati sulla conoscenza di dieci romanzi; la vittoria è andata alla II-D del Liceo Einstein che ha portato a casa un buono libri del valore di trecento euro.
Entrambe le classi finaliste saranno premiate anche con una targa in uno speciale incontro a loro dedicato all'interno del programma di Mare di Libri 2010. Venerdì 18 giugno infatti verranno a premiarle alcuni degli autori dei romanzi da loro letti per la gara.

Martedì 9 febbraio, nel frattempo, presso la libreria Viale dei Ciliegi 17 si aprono le sfide per la gara di lettura delle scuole medie.

Dal libro al film

Dopo mesi di incertezze sulla data di distribuzione, finalmente il successo editoriale di Alice Sebold, "Amabili Resti", diventa un film.

La protagonista della storia, è Susie Salmon, una ragazza appena quattordicenne che, nel 1973, mentre torna a casa da scuola in un pomeriggio già buio scegliendo incautamente una scorciatoia, viene attirata con l'inganno da un vicino di casa, violentata, uccisa, fatta letteralmente a pezzi, sapientemente "smaltiti" dall'assassino.
Questa crudissima vicenda è solo l'inizio della storia, tutto questo accade nelle prime righe del romanzo. Il resto vede Susie protagonista dopo la morte. Ancora legata alla terra, Susie è sospesa in un suo cielo personalissimo, un mondo di mezzo, un luogo dall'alto del quale può leggere i volti e i pensieri dei propri cari come del proprio aguzzino. Lontana dalla pace eterna, Susie segue con partecipazione gli eventi terreni, cerca sollievo nella speranza che il suo assassino sia trovato e punito, osserva la sofferenza e la travagliata, individuale elaborazione del lutto dei suoi familiari. Guarda con un misto di rimpianto e di tenerezza la sorella e i compagni crescere, sperimentare quel che a lei non è più dato vivere. Questo romanzo ci regala un immagine della morte perturbante e insolita. Dal 12 febbraio questa storia sarà portata sul grande schermo da Peter Jackson, non sappiamo ancora cosa aspettarci dalla trasposizione cinematografica, speriamo che il regista sia riuscito a restituire quello straordinario equilibrio tra violenza, orrore ma anche dolcezza delle pagine del romanzo.

Alice Sebold, Amabili resti, Edizioni E/O
Età di lettura consigliata: dai 16 anni
Amabili resti, USA 2010, regia Peter Jackson

Speciale Salinger - Il saluto dei volontari

Ragazzi, quando morite vi servono di tutto punto. Spero con tutta l'anima che quando morirò qualcuno avrà tanto buon senso da scaraventarmi nel fiume o qualcosa del genere. Qualunque cosa, piuttosto che ficcarmi in un dannato cimitero. La gente che la domenica viene a mettervi un mazzo di fiori sulla pancia e tutte quelle cretinate. Chi li vuole i fiori, quando sei morto? Nessuno.

Sono passati pochi giorni dal 27 Gennaio, quando il nuovo anno si è aperto con un grande lutto per la letteratura contemporanea, la perdita di una personalità che, pur così schiva e riservata, è stata tanto incisiva dagli anni del dopoguerra ad oggi.
Salinger è stato il portavoce di una generazione, dei silenti tormenti dell’adolescenza, icona sofferta ed autentica. Lui che è ancora così vicino a noi, ragazzi di oggi, che ha fatto della sua opera principale, "Il giovane Holden", un mito che non morirà mai. Un autore che è anche emblema di quello che il nostro festival vuole significare.
Quelli che mi lasciano proprio senza fiato sono quei libri che quando li hai finiti di leggere e tutto quel che segue vorresti che l'autore fosse tuo amico e poterlo chiamare al telefono tutte le volte che ti gira.
Le sue parole, che pochi mesi fa avevamo scelto come “motto”, emblema e presentazione del nostro Festival, stampate nelle nostre prime cartoline pubblicitarie, sono ora un lapidario epitaffio nei nostri cuori. Non si contano i fiumi di parole ultimamente spesi sul riservatissimo americano, la cui carriera inizia con un giovanile sodalizio con il New York Times, fino alla fama indiscussa de “Il giovane Holden” e quella minore – ma non per qualità – dei suoi racconti; e tanto più attira l’influenza e l’attualità anticonformista dei sui testi, o anche solo il fascino enigmatico della sua persona, così ermetica, complessa, complicata.
Anche noi di Mare di Libri, nel nostro piccolo, vogliamo spendere qualche carattere in merito.
Tutti noi dello staff di giovani lettori che animano il Festival desideriamo rendere tributo a un grande che se ne è andato, per recuperare un libro, una figura, un’idea, un sogno di giovinezza.
Vogliamo salutare il caro Jerome (tanta intimità ci permettiamo) che, seppur vinto come tutti dai vincoli biologici, ha davvero trovato con i suoi scritti l’eterna gioventù e l’eterna vita.

Speciale Salinger - Il saluto del libraio

Jerome David Salinger è morto il 27 gennaio 2010. Il Giorno della Memoria. Lui che fu uno dei primi soldati ad entrare in un lager tedesco, confessò alla figlia:
E’ impossibile non sentire più l’odore dei corpi bruciati, non importa quanto a lungo tu viva.
Quell’orrore gli rimase dentro. L’inquietudine nella quale gli uomini avevano sprofondato il mondo fu la molla della sua scrittura. Che cos’è “Il giovane Holden” se non un grido di rivolta di un adolescente che non accetta il mondo così come lo hanno lasciato gli adulti? I suoi ribelli intercalare, i famosi “vattelapesca” e “fottiti”, sono il linguaggio di un ragazzo che non ci sta, che sogna un mondo diverso, che vuole acchiappare i bambini che giocano da soli nel campo di segale, prima che cadano nel burrone del mondo perduto degli adulti. “Catcher in the rye”: letteralmente “il ricevitore nella segale”. Holden Caulfield è figlio di Huck Finn, fratello del Piccolo Principe: parte per il mondo, viaggia per fuggire dalla sua insoddisfazione, incontra persone che lo indignano, lo gratificano, lo stupiscono. Ma Salinger non è soltanto Holden…

Nei suoi “Nove racconti” manifesta la sua poetica in maniera chiara e definitiva.
“Jerry” crede soltanto nei bambini. I protagonisti dei suoi racconti sono via via bambini teneri e sensibili, adolescenti acerbi e disperati, tutti accomunati dalla voglia di scoprire il mondo degli adulti, che molto spesso, se non sempre, deluderà. “Jerry” crede che soltanto i bambini possano “vedere” e “sentire” la Bellezza del mondo con la loro ingenuità giocosa, la loro curiosità…
Dal 1953 si ritirò in una sperduta fattoria nella quale si mormora scrivesse altri capolavori per poi chiuderli in cassaforte. E’ così che Salinger regalò a tutti noi il suo personaggio più straordinario.
Una figura mitica e misteriosa, che fuggì la notorietà, senza ammiccamenti: se stesso.

Salinger Jerome David, Il giovane Holden, Einaudi
Età di lettura consigliata: dai 14 anni
Salinger Jerome David, Nove Racconti, Einaudi
Età di lettura consigliata: dai 16 anni