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La fusione tra strutture per anziani resta bloccata
Notizia pubblicata il 11 gennaio 2011
Categoria notizia : Fatti Curiosi
L’accorpamento tra le strutture per anziani della Valmarecchia, il ‘Valloni’ di Rimini, la casa protetta ‘Molari’ di Santarcangelo e il ricovero di Verucchio, non piace. I sindaci prendono tempo con una nuova proroga lunga 1 o 2 anni, nel frattempo si verificherà insieme a Regione, Provincia ed enti coinvolti se il progetto potrà iniziare o meno.
Il sindaco di Santarcangelo, Mauro Morri e il sindaco di Verucchio, Giorgio Pruccoli hanno intenzione di convincere gli amministratori degli altri comuni interessati (Rimini, Bellaria, Poggio Berni e Torriana) ad evitare la fusione delle case di riposo.
Rimini potrebbe accettare dato che le elezioni amministrative si terranno a maggio e Santarcangelo a buone ragioni, visto che a novembre era stata votata a maggioranza la mozione del Pdl, per annullare il progetto. Passata con i voti della minoranza anche dei consiglieri di Idv, dell’Antolini (la repubblicana eletta nel Pd) e dai Socialisti.
Favorevole, Maurizio Palmerini, presidente dell’Asp Valmarecchia (l’azienda che gestisce le due case di riposo a Verucchio e Santarcangelo). Secondo Palmerini la qualità del servizio non ne risentirà, l’unione tra Verucchio e Santarcangelo è stata molto vantaggiosa. Bisogna tenere in considerazione anche il fatto che c’è già una lista d’attesa unica per le case di riposo e che molti nonni riminesi finiscono già o a Verucchio o a Santarcangelo.
Attualmente le due strutture vengono gestite da cooperative private, Palmerini ha spiegato: “Oggi abbiamo 3 dipendenti a Santarcangelo, 6 a Verucchio e 4 amministrativi: se si volesse gestire direttamente il servizio, senza affidarsi alle cooperative, dovremmo assumere come minimo altre 40 persone, con un aggravio delle rette. Non possiamo permetterci di aumentare i costi per gli utenti”.
Le polemiche però ci sono ancora e la proroga aiuterà a calmare le acque.