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Bologna Paralizzata Dal Freddo E In Stazione Ritardi Fino A 5 Ore
Notizia pubblicata il 22 dicembre 2009
Categoria notizia : Eventi
Cinque scuole chiuse, ospedali presi d'assalto Per oggi prevista temperature più alte Piove sul ghiacciato Pioggia gelata, beffarda, viene giù alle 17, a irrigidire le aspirazioni di chi sperava nella neve per salvarsi
dalle temperature polari.
Bologna si risveglia per la terza mattina di seguito completamente bianca, e per tutta la giornata fa i conti col freddo, le cadute, il traffico in tilt, le caldaie e i contatori che si rompono e la stazione affollata e stanca dopo 72 ore di caos. E ancora: il Marconi stressato dal sovrauso di liquido antigelo e gli autobus fermi ai lati delle strade aspettando il cambio turno, l'assalto al Pronto soccorso e i centralini di Vigili del fuoco ed Hera in tilt, 26 sirene di ambulanza all'ora e 5 scuole chiuse a causa delle caldaie fuori uso.
Sono i numeri di una vera emergenza, che i bolognesi affrontano sperando in un aumento di temperatura che fino a sera in realtà non c'è: sempre sotto zero con un picco di meno 13 (ma in Provincia anche meno 20), il gelo mette a dura prova tutti e la città sembra rallentata. La giornata, d'altronde, era partita col piede sbagliato: 5 tir si tamponano alla 7 sull'A14 proprio tra gli svincoli Bologna Fiera e San Lazzaro, e la coda nell'unica corsia utile diventa in un amen di 6 chilometri, con effetti che presto interessano anche la città. Ambulanze, vigili del fuoco e polstrada cominciano la loro vorticosa giornata, ed è solo l'inizio. Perché dalle 7 alle 13 le sirene del 118 suoneranno 160 volte, il 115 alle 19 aveva ricevuto centinaia di telefonate ed effettuato 65 interventi, la metà per il ghiaccio. Mille, nel pomeriggio, erano le chiamate ai centralini dell'Hera: il 400 per cento in più dell'ordinario, e poco più di un quarto avviate ieri a soluzione, quasi tutte (250) per il congelamento o la rottura dei tubi dell'acqua. Negli ospedali, intanto, il viavai di femori rotti è proseguito col regime del week end: fino alle 16 al Pronto soccorso ortopedico del Maggiore si sono presentati in 89, cioè il 25 per 100 in più dell'ordinario, e 39 a quello del Sant'Orsola, gran parte per fratture e distorsioni, e per il 10 per 100 dei quali è stato necessario il ricovero.
Al Rizzoli, invece, dalle 7.30 alle 17.30 si sono presentati in 100, di cui 70 a quell'ora trattati: ben 54 a causa di traumi, di cui 9 ricoverati. Il problema, qui, è l'accesso delle auto, bloccato nelle vie principali (via Pupilli e l'intero piazzale davanti agli ingressi principali dell'Ospedale) per lo slittamento visto il maltempo del montaggio di una gru. Il traffico, nel resto della città, non è filato via liscio. Le auto hanno circolato in massa, alla faccia dell'invito a usarle il meno possibile, ma anche taxi e bus dell'Atc hanno avuto problemi e fatto registrare ritardi: per l'azienda trasporti, però, i disagi sono stati limitati e nessuna corsa è saltata, ma è stato necessario ricorrere a tutte le riserve in organico.
In stazione, intanto, il caos non si è fermato. Il ghiaccio ha congelato i binari, raffreddato le carrozze, intasato il nodo ferroviario più importante d'Italia. E nell'atrio principale la scena del fine settimana si è ripetuta: tutti col naso all'insù, a guardare i ritardi lievitare. I più sfortunati sono stati stavolta i viaggiatori diretti a Milano: l'arrivo delle 7, per esempio, è slittato di 5 ore. Nessuna corsa è risparmiata dallo scompiglio in cui il maltempo ha gettato Trenitalia, e il tabellone lo spiega di primo mattino: Parma 45 minuti, Venezia 30, Lecce 55. Ma i ritardi si gonfiano man mano, in modo inversamente proporzionale alla pazienza dei passeggeri: alle 20 un convoglio per Napoli ne ha 300, poi viene soppresso. La calma, però, riesce a vincere, sotto gli occhi della polizia pronta a intervenire. A un certo punto tutti i treni in arrivo e in partenza sono in ritardo. Qualche regionale salta, la voce «ci scusiamo per il disagio» diventa un ritornello, gli addetti alla biglietteria cercano soluzioni miracolose per accontentare viaggiatori in partenza per ogni angolo della penisola.
Fuori, intanto, la neve non arriva. Oggi la temperatura dovrebbe salire, il ghiaccio cominciare a sciogliersi. E la città può tirare un sospiro di sollievo.
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