Calcio. Il tecnico rossoblù non nasconde la sua passione per la città: «Amo Bologna, è la mia terra» Colomba, toscano di nascita ma bolognese d’adozione
Notizia pubblicata il 04 dicembre 2009
Categoria notizia : Sport
Franco Colomba, Bologna e il Bologna calcio. Storia di una vita, da quando, nella stagione 1973/74, poco più che 18enne fece il suo esordio in serie A. Stagione particolare quella per i colori rossoblù. Con Pesaola alla guida i rossoblù conquistarono la Coppa Italia. Un amore, brevemente interrotto e poi ripreso nel 1977.
E proseguito fino al 1983, anno in cui Colomba lascia la città felsinea per Il ritorno di Franco Colomba a Bologna non comincia proprio nel migliore dei modi. Alla prima partita partita sulla panchina rossoblù arriva un pesante 4-1 rimediato sul campo della Sampdoria. Quattro giorni dopo però, nel turno infrasettimanale di mercoledì 28 ottobre, la cura Colomba comincia a dare i primi frutti. Al Dall’Ara il Bologna supera 2-1 il Siena grazie alle reti di Adailton e Osvaldo. La domenica successiva, all’Olimpico contro la Roma arriva però una sfortunata sconfitta. Il Bologna gioca bene ma viene scofitto 2-1 dopo essere passato in vantaggio ancora una volta grazie al brasiliano Adailton. Il turno seguente però, sempre tra le mura amiche del Dall’Ara il Bologna ritrova ancora i tre punti.
Ci pensano l’uruguaiano Zalayeta e il bomber Di Vaio a rifilare un sonoro 3-1 al Palermo. Dopo la sosta, il 21 novembre, arriva un’altra sconfitta, in casa contro l’Inter. Ancora una volta però il Bologna non sfigura affatto. La settimana dopo arriva un pari a reti bianche sul campo della Lazio. pari che fa infuriare Colomba con l’arbitro per un fuorigioco inesistente fischiato ai rossoblù che, per quello fatto vedere in campo, avrebbero meritato i tre punti. È dunque di 7 punti in sei partite il bilancio del Bologna targato Colomba che, attualmente occupa il quintultimo posto in classifica con 13 punti a pari merito con la Lazio. approdare in Campania, ad Avellino per l’esattezza. Le strade, professionali ovviamente, tra il Bologna calcio e Colomba tornano ad incrociarsi nel 2009.
Stavolta però non da giocatore ma da allenatore. La sua missione: conquistare la salvezza nella massima serie. Compito impegnativo, certo, ma sentito quasi come una missione per uno che, seppur non di nascita è bolognese doc. «Il mio rapporto con Bologna? - esordisce mister Franco Colomba. Ci abito dal 1961, e la città nella quale ho vissuto con i miei genitori. Sono 49 anni che ci vivo. E ci vive e ci lavora anche mio fratello. Ho imparato a conoscerla e ad amarla. E’ la mia città».
Bologna città, ma anche Bologna calcio. «È qui, in questa città, con la maglia rossoblù che ho fatto il mio esordio in serie A. Come giocatori ho vissuto momenti importanti. E ora ci ritorno come allenatore. Un compito che, proprio in quanto bolognese, mi riempe di responsabilità». La città, la squadra di calcio e il quotidiano Il Bologna. Che mister Colomba conosce molto bene. «Ebbè – sorride – mio fratello cura la rubrica “la Voce fuori dal coro” e, di conseguenza lo conosco bene. È un quotidiano che cura la realtà locale e penso che, di conseguenza, la città può trovarne solo vantaggi». Ed il suo Bologna calcio invece? «Bologna è una realtà sportiva importante – conclude – Ed è importante per tutti che riesca a restare in serie A. Anche per questo ognuno deve fare la sua parte. Anche Il Bologna deve cercare di dare una mano, seppur con spirito critico, quando ce ne bisogno».