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Il nuovo Francesco ha le ali di ferro e cartone

Notizia pubblicata il 24 ottobre 2007



Categoria notizia : Eventi


L'ANGELO di Francesco Renga stavolta ha indossato ali di ferro e di cartone per librarsi verso le vette delle classifiche di vendita.

E, manco a dirlo, c'é riuscito. Ma il cantautore, ormai sulla strada dei quaranta ("ma senza patema, non possiedo la dimensione del tempo") non ha voluto in quest'occasione affidare il racconto delle proprie zone oscure esclusivamente alla voce.

Così, accanto all'album "Ferro e cartone", uscito il 12 ottobre e già  hit della Fimi-Nielsen, é sugli scaffali anche il romanzo "Come mi viene - Vite di ferro e cartone", edito da Feltrinelli. E proprio la Feltrinelli di Bologna (piazza Ravegnana 1) l'ospiterà  oggi alle 18 per ascoltare dal vivo genesi e sviluppo di questo doppio progetto (suo interlocutore sarà  lo scrittore Marcello Fois).

Che rapporto intercorre tra cantante e scrittore?

"Un rapporto strettissimo; i due lavori sono legati intimamente e rispondono all'esigenza di elaborare un'opera a 360°. Il romanzo parla al disco e viceversa".

Ma l'esigenza di un nuovo mezzo espressivo che non fosse la musica quando é emersa?
"L'idea c'é sempre stata, mi girava per la testa da qualche anno ma non ho mai osato metterla in pratica prima d'ora. Adesso mi é sembrato giunto il momento per usare un'altra modalità  per raccontarmi e fare luce sui miei lati oscuri. E siccome la mia voce é parecchio ingombrante e rischia di arrivare prima delle mie parole, ecco che la voglia di spiegarmi ha intrapreso una strada nuova, ha adottato un altro linguaggio. Ma non c'é stato niente di meditato o razionale. E' stata una sorta di decisione presa a caso per rispondere a un'esigenza intima".

L'uomo del racconto é lei?
"E' la proiezione di me stesso come lo sono anche gli altri personaggi che a loro volta sono metafora della vita di ciascuno, con tutto il relativo carico di emozioni positive e negative. Volevo riuscire a spiegare il mio presente attraverso i ricordi".

Tra questi quali sono quelli ineliminabili e a chi la legano?
"Le figure fondamentali sono i miei figli e la mia compagna (Ambra Angiolini, n.d.r.) anche se sono le più vicine al presente.

Però hanno impresso un autentico cambio di direzione alla mia vita. Poi ci sono mia madre e mio padre, come spiego anche nella dedica del libro".

Tutte persone di famiglia, nessuna legata alla carriera...
"Come ho detto, parlo del mio lato oscuro, dei nodi che non riesco a sciogliere e il lavoro é lavoro, non appartiene a questo mondo".

Sono questi i migliori anni della sua vita?
"Per la verità  spero che debbano ancora venire. Però, indubbiamente, é un momento positivo, soddisfacente, ma lo vivo solo come un passaggio, una tappa del percorso".

Le prossime quali saranno?
"Dopo Natale l'album esprimerà  un terzo singolo, ma sono convinto che questo lavoro che ho voluto molto maturo, dalla vocalità  prettamente italiana e belcantisica ma arrangiato in maniera più moderna e internazionale rispetto ai precedenti, possa produrre almeno un altro paio di episodi".
Intanto parte anche la tournèe...
"Il 4 dicembre al Datchforum di Assago ci sarà  l'unica data del 2007. Il tour vero e proprio salperà  alla fine di febbraio e durerà  fino all'autunno. Lo spettacolo vedrà  protagonista sempre la musica ma contiene anche contributi visivi e filmati particolarmente suggestivi.