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Francesca Alinovi, l’arte prima della tragedia
Notizia pubblicata il 30 marzo 2010
Categoria notizia : Cultura
IL PERSONAGGIO Si chiude all’Archiginnasio il ciclo di incontri dedicato al professor Francesco Arcangeli. Marilena Pasquali racconta il lavoro della ricercatrice dell’Alma Mater assassinata nel 1983
Il 12 giugno del 1983 Francesca Alinovi, critica d’arte e ricercatrice dell’Alma Mater, fu assassinata all’interno del suo appartamento a Bologna. Il caso ebbe una grande eco sui media nazionali e ancora dieci anni dopo, negli anni Novanta, trasmissioni come Telefono giallo di Corrado Augias e Mistero in blu di Carlo Lucarelli ne raccontavano le indagini. Il nome di Francesca Alinovi, perciò, è rimasto “incastrato ” da allora in quella tragedia, diventando un richiamo automatico alla cronaca nera più che all’arte contemporanea.
Ma il contributo che Alinovi diede alle discipline che impegnarono la sua attività di ricercatrice fu tra i più significativi di quegli anni: per ricostruire quell’impegno, domani alle 17.30, nella Sala dello Stabat Mater della biblioteca dell’Archiginnasio, per il ciclo “Arcangeli e gli altri - La critica d’arte a Bologna nel XX secolo”, si svolgerà l'ultimo incontro con Marilena Pasquali sul tema “Francesca Alinovi e la provocazione giovane: il dilatarsi degli orizzonti e l’arte degli anni Ottanta”. Come critica d’arte, Alinovi si era occupata della storia delle avanguardie e delle contaminazioni fra le varie arti: pittura, teatro, scultura, musica.
Attenta al panorama artistico contemporaneo è stata una sorta di “talent scout”di giovani artisti italiani, ma anche una pioniera nell’accendere i riflettori su espressioni alle quali nessuno, nel nostro Paese, prestava attenzione. Suo quindi il merito di aver fatto conoscere agli italiani le opere di Keith Haring, in una coraggiosa esposizione allestita a Bologna negli anni Ottanta e in cui per la prima volta nel Belpaese si parlava di street art. Dal 1977 al 1982, inoltre, Alinovi curò le “Settimane Internazionali della Performance”, iniziativa dell’assessorato alla cultura ancora oggi citata nei più importanti manuali