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Forum Turismo, Fra tradizione e futuro,la sfida é lanciata

Notizia pubblicata il 09 ottobre 2007



Categoria notizia : Turismo


Imprenditori, docenti, esperti di promozione turistica e di marketing tracciano la strategia

     

INCONTRARSI, CONFRONTARSI. Mettere sul tappeto le idee e le proposte che spesso percorrono strade tortuose raggiungendo ( a fatica) il circuito dell'informazione individuando una strategia per la riqualificazione compessiva della nostra offerta turistica.

E' l'obiettivo del forum organizzato ieri mattina da Fondazione Cassa di Risparmio, Resto del Carlino e Uniturim al quale hanno partecipato Andrea Babbi, amministratore delegato di Apt, Lorenzo Succi, direttore di UniRimini spa, Guido Candela, docende ordinario di economia presso l'università  di Rimini, Umberto Lago, professore associato di marketing presso l'ateneo riminese e due albergatori, Maurizio Ermeti (fra l'altro coordinatore del piano strategico del comune di Rimini) e Vincenzo Leardini, riccionese, che ha in un certo senso rappresentato le esigenze degli altri comuni della costa.

A ILLUSTRARE gli obiettivi di questo incontro, che per una volta ha lasciato la politica alla porta, LORENZO SUCCI.

"Un comparto maturo cone quello del turismo della costa riminese deve interrogarsi su quali scelte affrontare. Noi riteniamo che si debba puntare sulle eccellenze, che oggi possono essere il balneare, il congressuale, il fierististico, ma domani anche l'alberghiero, il commerciale e l'entroterra.

Un'idea strategica che per esempio abbracci dal primo granello della spiaggia alla fascia dei negozi. Su questo riteniamo che anche il mondo finanziario debba lavorare perché spesso é proprio la finanza locale che non crede al proprio comparto turistico.

Dobbiamo renderci conto che incentivi e agevolazioni con le attuali finanziarie non sono certo destinati a crescere. Una redditività  prospettica é il nostro grande obiettivo.

ANDREA BABBI senza nascondere l'esigenza di migliorare il prodotto ha tenuto a precesare i dati lusinghieri di questa estate:

"I numeri sono positivi, indubbiamente positivi. Chiuderemo con un 1,5% in più rispetto alla scorsa stagione con una tenuta degli stranieri.

Vi sono anche elementi di lettura da tenere conto: vacanze sempre più brevi, motivazioni che cambiano. Qui evidentemente questi bisogni hanno trovato risposta grazie ad una immagine di accoglienza, flessibilità , di tradizione, anche legate al nostro entroterra. Credo che questa immagine abbia rappresentato il punto di forza che ha consentito a noi, per esempio, di crescere e a realtà  più celebrate come la Sardegna di restare al palo se non di retrocedere.

Anche le televisioni ci hanno riscoperto. Come Apt abbiamo contato 300 passaggi televisivi (non a pagamento, sia chiaro) declinati tutti in positivo.

Per il 2008 stiamo puntando sulle scuole. Crediamo molto nella nostre realtà  regionale come grandi aule: Ravenna per la storia, Modena per la meccanica, Rimini per lo stesso turismo che va inteso come una materia da scoprire. E' un progetto a lungo termine nel quale crediamo molto.
GUIDO CANDELA "E' difficile se non impossibile ragionare sui numeri e sulle strategie avendo davanti le cifre di un solo anno. Di sicuro siamo di fronte ad un turismo maturo: il che significa studiare il trend e sopportare il ciclo. Noi vediamo che c'é uno spostamento della stagione, una sorta di anticipazione che investe maggio e giugno, penalizzando comunque settembre.

Se questo sia legato ad una deriva climatologica o al fatto che la bassa stagione sia economicamente più accessibile questo é un altro discorso. Possiamo addirittura parlare di destagionalizzazione dello stesso turismo balneare.

Di certo notiamo incrementi notevoli in maggio, ma a questi "+" fatti segnare in bassa stagione non corrispondono analoghi incrementi di fatturato. Ed é questo un aspetto cruciale.

Noi da anni cerchiamo di avere dagli istituti bancari dati precisi circa l'andamento della raccolta in determinate zone e in determinati mesi... mai avuto risposta.

MAURIZIO ERMETI
"Noi dobbiamo chiederci se abbiamo la forza di impugnare il timone del nostro destino o di subire le congiunture. Non amo le analisi, le tendenze rigidamente definite. Preferisco giocare mettendo sul piatto il germe della creatività . Non potremo inseguire all'infinito i mille turismi, i mille concorrenti. Finiremo sempre col rincorrere qualcuno. Gli avversari avranno da un lato sempre più "ambiente" di noi, oppure sempre più strutture, perché diversi sono gli spazi, gli investimenti o mille altri fattori. Quando Rimini ha deciso di prendere in mano il proprio destino ha vinto. Lo dimostra la fiera, lo dimostrerà  il palaconbressi, un'opera che ha sbalordito anche Rutelli (al punto che ha chiesto se davvero potevamo permetterci di abbattere una struttura, il vecchio palas, che altri ci invidiano). Anche con l'aeroporto quando ci siamo accorti che il controllo ci sfuggiva, lo abbiamo ripreso e adesso é una struttura davvero al servizio del territorio. Il problema é che noi, oggi, dovremmo riuscire a portare tutte le categorie davanti alla 'vetrina' dei problemi e ragionare sulle risposte che vogliamo dare . Oggi il turismo si fa anticipando i tempi.

Con il piano strategico stiamo abbozzando un'idea che é quella della Riviera come terra del benessere. Il che coinvolge tutto: dalla spiaggia che dovrà  essere declinata diversamente, agli alberghi, alle attrezzature sportive, ai parcheggi, ai trasporti che dovranno essere ecologici, al nostro stesso entroterra che dovrà  fornire prodotti alimentari biologici e di grande qualità  alla Riviera.

Il tutto partendo da pochi, scomodi ma inevitabili punti fermi: A) non é vero che abbiamo un eccellente sistema ricettivo. B) Non é vero che la nostra é una spiaggia da sogno (tant'é che non la troverete nei depliant). C) Non é vero che i musei, la fruizione della nostra cultura, lo shopping sono all'altezza di una 'capitale' europea del turismo. Dobbiamo ragionare assieme sulle risposte da dare, ritrovare quello spirito di squadra che negli anni '60 ha permesso di dare ricchezza a questa terra e trovare le idee per impiegare oggi al meglio questa ricchezza.

C'é un altro aspetto cruciale. noi non siamo stati in grado di rappresentare la potenzialità , direi la felicità  che questo territorio può esprimere ai nostri ragazzi. Non abbiamo appassionato i giovani al nostro lavoro, ed é quasi incomprensibile perché é una delle regioni con le maggiori potenzialità  in termini di benessere e qualità  delle vita."

BABBI "Rimettersi in discussione é fondamentale per coinvolgere le nuove generazioni. E per attirare nuovi investimenti. Il sistema creditizio deve avere interlocutori intelligenti per proposte innovative. Io penso a Rimini, per esempio, come a una capitale mondiale degli studi turistici."

CANDELA"Il problema é: con le risorse che abbiamo facciamo tutta la ricerca possibile. Il territorio ci crede nell'università ?

VINCENZO LEARDINI "Di sicuro le scuole alberghiere di Rimini oggi sono di basso profilo. Spesso un rifugio per chi non ha voglia di andare al liceo... Se pensiamo in grande allora ci vuole una struttura capace di attirare giovani anche dal Giappone per imparare qui il turismo. Quello che Parma ha inventato nell'agroalimentare noi dobbiamo riproporlo nel campo dell'accoglienza. La Fondazione investe risorse ingenti ogni anno nell'Università , ma é sola. Così i nostri figli diventano medici, avvocati e questo é drammatico per il nostro tessuto imprenditoriale. Trovare oggi giovani albergatori, nel senso completo del termine, é rarissimo. Manca la seconda generazione.

 

La vacanza intanto cambia, sempre più breve, le famiglie preferiscono i residence e il tutto compreso. Un altro punto cruciale: la dimensione dei nostri hotel ci taglia fuori dai tour operator, che poi sono quelli che muovono il turismo degli stranieri. Un albergo da 100 camere a Riccione é considerato enorme. Oggi se realizzi una struttura ex novo di alto livello non puoi ragionare sotto le 170 camere. E' un semplice calcolo matematico. E non enfatizzerei troppo l'appeal dell'entroterra: molti miei clienti tornano delusi dal giro delle cantine, tanto per citarne una. Anche perché sono già  stati in Toscana, in Borgogna e lì é un altro pianeta.

UMBERTO LAGO "In termini di marketing Rimini non ha un posizionamento chiaro. Non é più una capitale della notte, pensa alla famiglia, ma non solo alla famiglia e poi, quale famiglia? Manca una analisi del consumatore e quindi un target al quale rivolgersi. Quindi, bisogna promuovere ricerche sul settore. Interessante l'annotazione sugli hotel troppo piccoli. Nei comparti'normali' i grandi acquisiscono i piccoli, avvengono accorpamenti, acquisizioni. Forse anche qui sarà  un processo inevitabile."

 foto by Daniele Muscetta