Intervista a Flavio Briatore
Notizia pubblicata il 25 agosto 2007
Categoria notizia : Fatti Curiosi
Briatore: «Sì, sposo Elisabetta. E lo faccio davanti a Dio». Dalla Formula Uno al jet set. «Ma io sono una persona normale. Dopo la malattia, ho imparato nella vita ad apprezzare la qualità»
L'IMPERATORE DEL GOSSIP
Flavio Briatore? E' uno e trino. L'estate sta finendo e alle solite lui, l'ex geometra di Cuneo oggi
capo della Renault, l'ha dominata. Come manager. Come re del gossip da spiaggia e da discoteca. Ma anche come promesso sposo. Della signorina
Gregoraci.
«E' vero, l'anno prossimo prendo moglie - conferma sotto il sole turco l'abbronzatissimo
proprietario del Billionaire - E' già tutto definito, con Elisabetta».
Data fissata?
«In aprile. Oppure in maggio, che fa rima con coraggio e alla mia età ce ne vuole, per andare all'altare».
Che matrimonio sarà?
«Religioso. Nozze in chiesa. Con il prete, i fiori, i parenti, il coro, eccetera».
E Silvio Berlusconi ed Emilio Fede come testimoni.
«L'ho sentito dire. Ne sarei onoratissimo, però ancora ne dobbiamo parlare. Li chiamerò».
Non sarà una cerimonia come tutte le altre.
«Ma io sono una persona normale! Mica per niente Elisabetta mi ha conquistato con l'arma della semplicità».
E' normale anche cacciare Bruce Willis dal Billionaire?
«Io non ho cacciato nessuno, men che meno l'attore americano. Ha fatto tutto lui».
Si è molto arrabbiato.
«Quella sera non c'era posto e amen. E' stato tutto un equivoco. Ma a volte ci sono persone che immaginano di avere ogni diritto solo perché sono famose».
Willis ha detto che parlerà sempre bene della Sardegna ma non del locale di Briatore.
«Ecco, bravo. Dovrei essere preoccupato? Mi dispiacerebbe se a lamentarsi fosse stato un cliente abituale?»
Come è andata l'estate del Billionaire?
«Io ci sono stato poco. Sì e no tre o quattro giorni».
Come mai?
«Meglio la qualità della quantità. E' una regola di vita che mi sono dato dopo essere scampato alla malattia, al tumore. Inoltre, grazie ad Elisabetta ho scoperto che la bellezza del mare non è una esclusiva della Sardegna. Ho girato. Sono stato in Calabria, in Sicilia. Posti meravigliosi, che non conoscevo bene».
Dal Billionaire hai cacciato anche Aida Yespica, pare.
«Io? Lì hanno fatto tutto lei e Lele Mora!».
Insomma, mai fidarsi delle apparenze.
«Infatti. Prendi la storia di Valentino?»
Cosa c'entra Rossi, adesso?
«Classico caso tremendamente italiano. Nei confronti di Valentino c'è stato un accanimento micidiale. Ingiustificato. E incomprensibile».
Beh, dicono che non abbia pagato le tasse.
«Vabbè, ma siamo ancora nella fase della contestazione. Nemmeno c'è stato un processo, mi spiego? Eppure, la sentenza è già stata emessa. Sui giornali e in tv. Ma si può? E se alla fine salta fuori che hanno ragione lui e i suoi fiscalisti? Mi dispiace però questo nel nostro Paese accade spesso, troppo spesso. Non è una bella cosa».
Tu comunque sei residente a Londra.
«Ah, nel mio caso non c'è dubbio. Vivo proprio lì».
Dicono che stai per comprarti una squadra di calcio, dalle parti del Big Ben.
«Confermo il mio interesse per i Queens Park Rangers. Ho presentato una offerta di acquisto. E sto aspettando una risposta».
L'ex boss della Juventus, Antonio Giraudo, travolto da Calciopoli, viene annunciato tra i soci.
«Lo escludo. Giraudo è un amico ma non c'entra. Non ci sono italiani, nella mia cordata. Ecclestone? Forse lui sì».
Ma cosa se ne fa Briatore di un club nemmeno tanto prestigioso, visto che il Qpr milita nella seconda divisione inglese, la nostra serie B?
«Bella domanda. Abito nei paraggi e sapevo che la squadra era in difficoltà. Appena mi sono fatto avanti, sono spuntati i concorrenti. Vedremo».
Pallone per pallone, non era meglio una soluzione italiana?
«Anni fa mi ero interessato al Palermo, ma se lo comprò la famiglia Sensi, quella della Roma. Comunque nel nostro calcio ci sono regole, ad esempio in materia di diritti televisivi, che non mi stimolano».
E la Formula Uno?
«Resta il mio impegno principale. Voglio tornare a vincere con la Renault».
Assieme ad Alonso?
«Ci fossi stato io, la vicenda in casa McLaren non sarebbe arrivata alle conseguenze che conosciamo. Gestisco piloti da molto tempo. Mi sarei comportato diversamente».
Ma lo spagnolo te lo riprendi oppure no?
«Non so cosa voglia fare e non conosco i termini del suo contratto. Certo, se lui venisse a dirmi che è libero..»
Nel frattempo, in libertà ci si è messo Montezemolo.
«Le ho viste, le foto di Luca nudo sulla barca. Eh, complimenti per la performance!»
Invidioso?
«Ma no. Piuttosto, mi sembra che ormai i giornali e i siti Internet esagerino. Il rispetto per la privacy dove è andato a finire?»
Detta da uno che è l'Imperatore del Gossip, ammettiamolo, questa è proprio una frase originale.