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Fisichella si gode il suo sogno: 'Un onore guidare la Rossa'

Notizia pubblicata il 05 dicembre 2009



Categoria notizia : Sport


Il driver romano felice: «Sono orgoglioso di far parte di questa famiglia e di poter partecipare allo sviluppo della monoposto 2010». Sul possibile approdo alla Sauber non si sbilancia: «È ancora troppo presto per parlarne, ma mi sento un pilota ancora appetibile»

E’ iniziato tutto come in un sogno, anche se poi il ritorno alla realtà è stato più duro del previsto. L'incidente occorso a Massa ha riaperto le porte della Ferrari ad un pilota italiano vent'anni dopo il compianto
Alboreto, e per Giancarlo Fisichella è stato il «coronamento di un sogno che avevo da bambino», anche se poi, fin dai primi giri sono arrivate le delusioni, visto che in 5 gran premi disputati, il pilota romano non ha
raccolto punti: «Non posso certo nascondere che speravo e mi aspettavo di fare meglio, per me e per la Ferrari, ma la situazione in cui mi sono trovato era davvero complicata.
La Rossa è una macchina difficile da guidare, molto diversa dalla Force India con cui avevo iniziato la stagione, soprattutto per l'utilizzo del Kers. Non credo che si possa chiedere a nessuno di cambiar stile di guida dopo 15 anni, tra l'altro potendo provare solo al venerdì». La stagione 2009, con tutte le sue delusioni, non ultima quella di aver mancato anche il podio costruttori, è ormai alle spalle e a Maranello già da tempo si è cominciato a pensare al riscatto: «Quando si pensa alla Ferrari vengono subito in mente il rosso e la sua tradizione vincente: la Ferrari tornerà ad essere competitiva da subito.
Per quanto mi riguarda, sono orgoglioso di far parte di questa famiglia e di poter partecipare allo sviluppo della macchina 2010». In realtà, il futuro del pilota romano è ancora incerto, perché l'iscrizione della Sauber al Mondiale e il forte legame fra il costruttore svizzero ed il Cavallino Rampante potrebbe aprire nuovi spiragli: «La notizia è ancora fresca ed è troppo presto per parlare di chi occuperà quei posti, ma certamente mi sento un pilota ancora appetibile. Vedremo il tempo cosa porterà, intanto è importante sapere che faccio parte della grande famiglia Ferrari, e questo mi rende felice».
Anche perché il momento per l'automobilismo non è di quelli esaltanti, come dimostrano anche le rinunce di due marchi storici come Toyota e Renault: «E' un molto momento triste, quando le grandi case si ritirano. In questi ultimi anni è stato fatto molto per il cambiamento della Formula 1 e soprattutto per la riduzione dei costi, ma siamo in un periodo di grossa crisi finanziaria, in cui le brutte notizie continuano a giungere inaspettate, come quella di Dubai dei giorni scorsi».
Anche se il rientro di Sauber può essere un primo segnale di svolta, come sottolinea il Vicepresidente FIA, Enrico Gelpi: «E' sicuramente una testimonianza importante del fatto che la Formula 1 continua ad essere appetibile per i costruttori. E un'ulteriore spinta potrebbe venire dal possibile arrivo di Valentino Rossi in Ferrari, per cui tutti noi italiani tifiamo, anche se ancora è tutto da decidere il futuro della terza macchina nella Commissione Formula 1 dell'11 dicembre.
Certamente un personaggio come lui aiuterebbe ad avvicinare il mondo delle corse alla gente». E sarebbe un secondo esempio di un personaggio dei motori che cerca nuove esperienze in ambiti diversi: «Raikkonen è un ottimo pilota e mi fa piacere che provi a cimentarsi con il rally, se è vero che la Citroen è pronta a scommettere su di lui. Ma il passaggio non è così facile. D'altronde è un momento in cui lo sterrato va di moda, come dimostra anche Valentino, che vedremo qui impegnato in un test assai più probante di quello di Monza ». E se lo dice un ex pilota rally, c'è da crederci

foto by http://www.flickr.com/photos/kamikura/