Le offerte più convenienti
Prenota gratis
Nessuna commissione

Alla Fira di Sett Dulur arrivano i cantastorie

Notizia pubblicata il 14 settembre 2007



Categoria notizia : Sagre Feste


Ben 17 gruppi impegnati in 26 spettacoli. "LE BOLLE di sapone?. piccoli pensieri che scoppiano nell'aria se si fanno troppo seri" è il tema della quinta edizione di Treppinfira, il raduno di cantastorie ideato cinque anni fa dagli 'InCanto Nati' Licia Castellari e Pietro Corbari.

Treppinfira ha permesso di recuperare la tradizione degli artisti di strada, che tantissimi anni fa venivano a Russi per la Fira di Sett Dulur ad allietare i passanti con storie e canti.

La quinta edizione di questa manifestazione apre ufficialmente questa sera alle 21.45 al teatro Comunale con lo spettacolo del gruppo riminese 'L'uva grisa'.

DA DOMANI poi le strade, le piazze, i vicoli e i cortili del centro saranno il palcoscenico dei cantastorie, che soli o in gruppi invaderanno Russi.

Sono ben 17 i gruppi che presentano 26 spettacoli per 61 repliche ufficiali, a cui si aggiungeranno le estemporanee richieste dal pubblico.

Cantastorie, bell e cott e canéna da provare e da gustare, un lunapark con 40 mestieri da provare e in piazza Farini, alle 21 il Sesto festival delle Fruste, mentre in corso Farini è allestito un mercatino delle erbe della salute e dei frutti dimenticati a cura dlòela Pro loco di Casola Valsenio.

MA NON solo. la Fira è anche promozione culturale.

E così Gianni Zauli, dell'associazione culturale Vaca (Vari cervelli associati) è il regista delle installazioni artistiche in alcunideigli angoli più suggestivi del centro: Claudio Balestracci ha realizzato nel giardino della Rocca ' Il giardino dei sette dolori", una riflessione artistica sulla trasformazione della Fira, sagra di matrici religiose che nei secoli ha sviluppato maggiormente il suo aspetto civile e spettacolare.

Nei Torrioni invece espone Fabrizio Fabbri, pittore, disegnatore umorista.

'ARTI, mestieri e bottegai' è il titolo della mostra fotografica un Municipio.

Mentre nell'ex macello si continua dibattere sulla zootecnica romagnola: 'Latte rintracciabilità della filiera' è il titolo del convegno di questa era a cura delle associazioni agricole provinciali e della Granlatte Granarolo.