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I premi alla Fotografia e alla colonna Sonora Fiore e Giacchino, orgoglio italiano

Notizia pubblicata il 09 marzo 2010



Categoria notizia : Spettacoli


Viva l’Italia”. Mauro Fiore lascia per un attimo l’inglese e nei ringraziamenti per l’Oscar per la fotografia di “Avatar” non dimentica le radici italico-calabresi. Così come non dimentica quelle siculo- abruzzesi Michael Giacchino, premio per la colonna sonora di “Up”.

Gli Oscar consolano la penisola, anche se “Baarìa” di Tornatore è restato al palo e l’ultima vittoria risale all'indimenticabile “La vita è bella” di Benigni. Ma tant’è.

Fiore ha quarantasei anni. Ne aveva sette quando i genitori sono emigrati negli States a Chicago, da dove lui si è spostato a Hollywood. Una gavetta da elettricista e tecnico delle luci, anche in “Schindler’s List” e “Amistad” di Spielberg. Poi passa alla fotografia. “Training Day”, “Island” di Michael Bay e l’incontro con Cameron.

Giacchino ha tre anni di meno. Nasce nel New Jersey e la sua abilità sinfonica la prova nei videogiochi, fra cui “Jurassic Park” della Dreamworks di Spielberg. Gli altri incontri decisivi sono con J. J. Abrams (la serie “Lost” e l’ultimo “Star Trek”), e con la PixarDisney per la quale commenta “Gli incredibili”, “Ratatouille” e “Up”, deliziosa favola dell’arzillo in fuga in palloncino.