Un cesenate il papà del fincipit
Notizia pubblicata il 10 ottobre 2007
Categoria notizia : Cultura
L'idea: coronare con una battuta fulminante l'attacco di un'opera famosa
SI CHIAMA "fincipit", termine che fonde fine e incipit. A coniarlo é stato Stefano Andreoli, cesenate, 28 anni ("Quasi trenta - sbuffa lui -, come mia madre non manca di ricordarmi ogni mattina"), laureando in architettura. Hobby permettendo. Perchè ne ha un bel mucchio. E' appassionato di enigmistica e di statistiche calcistiche (collabora con Fifa e Uefa).
E soprattutto - con lo pseudonimo di Stark - é un incallito blogger.
E cioé uno che sguazza in internet, spargendovi le sue riflessioni. Più o meno come Beppe Grillo. Ed é giusto in rete che nel novembre scorso, dall'incontro con Alessandro Bonino - un assicuratore di 33 anni che vive a Cuneo -, é nato il "fincipit", un giochetto letterario e dissacratorio che ha riscosso un incredibile successo.
Tant'é che sul "fincipit", a firma di Andreoli e Bonino, la Mondadori ha deciso di stampare un libro. Uscirà il prossimo 23 ottobre. Il titolo? "Sempre cara mi fu quest'ernia al colon". Con buona pace di Giacomo Leopardi.
COS'E' il "fincipit"?
Ci viene in soccorso la nota sul risvolto di copertina dove figurano le istruzioni per l'uso. "Si prende l'incipit di un'opera famosa - vi si legge -, sia essa un romanzo, una poesia o una canzone. E proprio nel bel mezzo della sua solennità si inserisce una frase, un verso, un colpo di frusta comico che la porta inesorabilmente verso una conclusione brusca e esilarante". Un esempio?
Prendiamo l'attacco di un celebre motivo di Umberto Bindi, magistralmente interpretato da Ornella Vanoni: "Ecco, la musica é finita, gli amici se ne vanno...". Come proseguiva? Beh, "che inutile serata, amore mio...". Eccetera, eccetera. Beh, il libro di Andreoli e Bonino suggerisce una fulminante chiusura: "e adesso chi li lava tutti quei bicchieri?".
"SEMPRE cara mi fu quest'ernia al colon" uscirà nell'ambito di una delle più prestigiose collane della Mondadori, la Bum - sigla che sta per Biblioteca Umoristica Mondadori -, che ha una storia trentennale. "Che ci crediate o no - racconta Andreoli -, io e Bonino ci siamo visti in faccia per la prima volta proprio negli uffici della casa editrice. Prima di allora il nostro sodalizio era rimasto confinato in rete. E fra noi non c'erano state più di un paio di telefonate".
Raccomandazion i? Macché. "Semplicemente alla Mondadori ci siamo proposti inviando una e-mail. Non ci contavamo troppo. Anzi, per niente. E invece nel giro di qualche giorno ci hanno chiamati e hanno fissato un appuntamento". A dare visibilità al "fincipit" nel frattempo aveva contribuito il sito di un quotidiano nazionale. Una ribalta che ha dilato il cerchio.
E ora anche il Diario Comix, uno dei più popolari tra gli studenti, ci ha messo del suo. "Riscrivi a modo tuo le più importanti pagine della letteratura italiana - vi si legge - e inviale a eiochemipensavo@gmail.com di Alessandro Bonino e Stefano Andreoli".
I NSOMMA, i rifornimenti non mancheranno se dovesse scapparci un remake. "Vedremo come va questo primo tentativo - conclude Andreoli -. Il volume in uscita contiene circa 800 "fincipit", in buona parte selezionati fra quelli trasmessici dal popolo di internet ma un bel po' anche farina del nostro sacco. E abbiamo dovuto spremere proprio le meningi". Già . Ma questa ha tutta l'aria di una storia che una volta trovato l'incipit potrebbe non aver mai fine...foto by calca