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Future Film Festival Una valanga in formato 3D
Notizia pubblicata il 26 gennaio 2010
Categoria notizia : Spettacoli
L’anno del 3D. Segnata dalla pietra miliare di “ Avatar ” , la nuova terra promessa del cinema annuncia una cascata di film con il marchio della nuova divinità tecnologica.
Stasera, a Bologna, il Future Film Festival numero 12 apre con “The Hole” in cui un maestro dell’horror-thriller come Joe Dante si mette alla prova del digitale tridimensionale, mentre si preparano giornate s u i n u o v i c o m a n d a m e n t i dell’audiovisivo: dall’antesignana motion graphic di un genio della titolazione come Saul Bass allo stop-motion, fino all’incontrastato protagonista tridimensionale, benedetto dalla presenza di Joe Letteri, che ha supervisionato gli effetti speciali del vangelo di James Cameron.
E, intanto, il neo-arrivato si avvia a diventare uno strumento non più sperimentale ma disponibile su standard maneggevoli e capaci di passare dall’immagine realistica a quella totalmente virtuale, passando per tutte le combinatorie possibili. E, al tempo stesso, trasversale ai generi (naturalment e q u e l l i p i ù s p e tt a c o l a r i , dall’action all’horror) e alla qualità della produzione.
In Cartellone per cominciare dal top d’autore, “Alice nel paese delle meraviglie”/Disney in cui Tim Burton riprende la favola del reverendo Carroll e gioca come solo lui sa fare sul bordo del reale e dell’immaginario, della pellicola e del digitale, con il Cappellaio Matto / Johnny Depp, la Regina di Fiori Helena Bonham-Carter e Alice/Mia Wasikowska. Poi, sequel collaudati come “Toy Story” con la terza avventura dei giocattoli di Alvin, il quarto passo “Shrek”, sempre con il Gatto con gli stivali, Ciuchino e Fiona ma travolto da una crisi che ricorda quella di James Stewart ne “La vita è meravigliosa” di Frank Capra, e ancora il quarto atto di “Resident Evil” rivoluzionato da Paul .
Anderson con il neo-marchingegno e sempre con Milla Jovovich.. Ma ci sono anche favole “nuove”: quella Disney della Bella”Rapunzel” rapita dalla Strega Cattiva e salvata dal Principe il supercattivo di “Despicable Me” che vorrebbe rubare la luna ma è redento da tre orfanelli che lo eleggono a papà; la guerra tra i gufi e gli zombie di “Guardians of Ga’hool” il super-eroe malvagio “Megamind” che non contento di aver sconfitto l’antagonista Metro-Man se ne inventa un altro, Titan;
“Il richiamo della Foresta” in cui Richard Gabai riprende Jack London con il suo cucciolo-lupo da addomesticare; il teen-vichingo che per combattere con i draghi incontra un “Dragon Trainer” della Dreamworks. Un territorio che si annuncia congeniale è quello dell’horror. A parte “The Hole”, la botola che Joe Dante spalanca sugli abissi dell’inconscio di tre giovani protagonisti, un’altra immersione nella caverna del terrore con “The Shock Labyrinth” di Takashi Shimizu, i risvegliati, terribili “Piranha 3” che vanno a trangugiare i turisti di un lago dell’Arizona. Tutt’altra storia quella di Jean-Jaques Mantello che usa il 3D per dare forza alle immagini documentarie di “Oceans”. Nel nome del 3D, il cinema offre una cambiale di spettacolo che ha già dimostrato di fare da colonna degli incassi e scommette sulla sua nuova, artificiale, vita.