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Festival del cinema Il Regista milanese fuori concorso con 'Cosa voglio di più'
Notizia pubblicata il 20 gennaio 2010
Categoria notizia : Spettacoli
Alle temperature gelide di Berlino, Soldini era già abituato. Otto anni fa il suo film Brucio nel Vento complicata storia d'amore che oltrepassava il realismo per sfociare in pura emozione, non aveva lasciato indifferenti i giurati tedeschi.
Di ieri la notizia che cosa Voglio di più il nuovo lavoro del regista milanese interpretato da Favino e la Rochwacher e che la warner ha deciso di spostare come uscita al 30 aprile, si aggiunge (fuori concorso) alla pattuglia dei registi italiani protagonisti dell'imminente festival in scena nella capitale tedesca dall'11 al 21 febbraio. È la storia di una donna già legata sentimentalmente e che entra in crisi quando incontra un altro uomo a sua volta sposato. I due vivranno una intensa relazione, ma dovranno confrontarsi con problemi pratici e morali, sullo sfondo della Milano del nostro tempo
Soldini a Berlino andrà a far compagnia a un altro peso massimo della macchina da presa: Ferzan Ozpetek anche lui presente a Berlino, anche lui, fuori concorso al festival.
Il suo Mine Vaganti interpretato da Riccardo Scamarcio, Nicole Grimaudo e Alessandro Preziosi segna, infatti, il ritorno del regista italo turco alla commedia e racconta nei minimi dettagli e con mille sfumature le storie di una eccentrica famiglia di pastai in Puglia.
Scritto da Ozpetek assieme a Ivan Cotroneo e prodotto da "Fandango" in collaborazione con Rai Cinema e con l'apporto della "Apulia Film Commission", Mine Vaganti sarà distribuito in Italia dal 12 marzo da "01 Distribution". Ma vediamo la pattuglia dei registi italiani in concorso.
A contendersi l'ambita statuetta dell'Orso d'oro, a meno di new entry dell'ultima ora, rimangono in due: Pietro Marcello e Luca Guadagnino. Pietro Marcello, già vincitore del Torino Film Festival, alla Berlinale porta La Bocca del Lupo, storia d'amore tra un immigrato e un travestito conosciuto in carcere. Luca Guadagnino protagonista prima alla Mostra del cinema di Venezia e poi al Sundance Festival (alla Berlinale è presente nella sezione Culinary Cinema 2010) firma invece Io sono l'amore, storia della ricca famiglia di industriali Recchi. Estraneo a quel raffinato mondo, Antonio giovane cuoco poco avvezzo al compromesso, condensa emozioni in piatti che non hanno diritto di cittadinanza nella trattoria di famiglia. Nascerà una storia di avvincente passione con la padrona di casa, una strepitosa Tilda Swinton.