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Vivaista storica 'divorzia' dalla fiera di San Gregorio

Notizia pubblicata il 29 febbraio 2008



Categoria notizia : Sagre Feste


LA FIERA di San Gregorio perde uno dei suoi fiori all'occhiello: la storica azienda « Vivai Pazzaglini» di San Giovanni. A dare forfait é stata la stessa regina dei giardini Monica Pazzaglini, da anni al timone della verde realtà  produttiva conosciuta in Valconca ed in tutta la Provincia di Rimini.

Alla imprenditrice marignanese non é andato giù il bando con gara a rialzo per la concessione di suolo pubblico presso Piazza del Popolo, indetto quest'anno per la prima volta dall'Amministrazione comunale. Proprio quello spazio che lo scorso anno era stato impreziosito da giardini fioriti e piante d'ogni genere tra cui facevano capolino piscine idromassaggio e 3 Spa con tanto di Miss in bikini, progettato e allestito della stessa signora Pazzaglini.

«Ringrazio per l'invito a partecipare anche quest'anno all'antica Fiera –si legge nella missiva invita al Sindaco Ciotti – ma mio malgrado devo rinunciarvi, poichè già  lo scorso anno il costo sostenuto per contributo fiera e suolo pubblico mi era sembrato caro (5mila euro), a maggior ragione quest'anno che si gioca al rialzo». Decisione drastica che taglia un legame nato circa 100 anni fa tra la fiera morcianese e l'azienda marignanese, che fa riflettere anche sulla difficile situazione della categoria di vivaisti: «Emarginati in via Serrata, senza allacci idrici per innaffiare le piante e senza ingresso per le auto, con evidenti difficoltà  per gli acquirenti in merito al trasporto».

«Accoglierò i clienti nella mia sede in via 5 Quattrini – spiega Monica Pazzaglini – almeno finchè non si troveranno soluzioni logistiche migliori». «Il bando pubblico é stato indetto per garantire maggior trasparenza e chiarezza all'assegnazione di un'area così significativa come quella antistante al Municipio – risponde l'Assessore al Turismo, Ottaviani – la collocazione degli standisti é decisa a Settembre da un'apposita Consulta che riunisce tutte le categorie commerciali».

(foto by Fiore S. Barbato)