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Operatori provenienti da mezz’Italia.

Notizia pubblicata il 21 agosto 2009



Categoria notizia : Sagre Feste


Tre giorni di esposizione, a decine rimasti fuori PER I FANESI è vista come il segnale che l’estate sta per finire, ma per molti è un’occasione per fare acquisti convenienti e trovare oggetti più o meno utili per la casa.

Parliamo della Fiera di San Bartolomeo, organizzata dall’Assessorato Attività Economiche e Commercio del Comune, che quest’anno è in programma lunedì 24, martedì 25 e mercoledì 26 agosto nel lungomare di Sassonia e precisamente in viale Adriatico (saranno presenti 121 posteggi), viale Dante Alighieri (100 posteggi), via Bramante (8 posteggi) per un totale di 229 posti. I produttori agricoli, venditori di aglio e cipolle che tradizionalmente caratterizzano la manifestazione, saranno collocati nel tratto terminale di viale Cesare Battisti, angolo con via Dante Alighieri (l’orario di vendita al pubblico sarà dalle ore 7,00 alle ore 24,00).
COME SPESSO accade le richieste degli ambulanti sono maggiori delle disponibilità per le bancarelle e i 34 operatori che al momento sono rimasti esclusi devono sperare che qualche ambulante lunedì 24 agosto non si presenti. Ambulanti che solo per il 15% sono fanesi, mentre gli altri arrivano da fuori provincia o addirittura da fuori regione visto che saranno presenti venditori dell’Emilia Romagna, Lombardia, Veneto, Umbria, Lazio, Campania e Puglia. La sensazione è che, visto il momento di crisi economica generale, la fiera rappresenti per molti un’occasione per fare i classici affari di fine estate e forse anche per questo motivo anche quest’anno — nonostante per gli ambulanti ci sia stato un aumento del 3% della tassa di occupazione del suolo pubblico come adeguamento all’inflazione — il numero degli operatori che hanno fatto richiesta di un posteggio è superiore ai posti che si possono assegnare.
LA FIERA di San Bartolomeo ha origini antichissime, una raccolta di «bandi» conservata nella Biblioteca Federiciana contiene testimonianze che la riportano indietro nel tempo di ben 550 anni. Con il primo bando, dell’8 aprile 1457, quando Fano era ancora soggetta al dominio della Signoria dei Malatesta, veniva indetta la Fiera per l’anno 1458 per un periodo di 15 giorni con decorrenza dall’11 al 26 Agosto. Con un altro curioso bando del 1500, per impedire il bagarinaggio delle cipolle che ancora oggi si usa vendere durante la Fiera, si faceva divieto a chiunque di comprare cipolle nel territorio di Fano allo scopo di rivenderle nei giorni di Fiera.

La Fiera nel tempo si è poi adeguata alle esigenze di mercato perdendo la sua vera identità e diventando una specie di centro commerciale ambulante al cui interno si può trovare di tutto. Come ogni anno ci sarà anche la curiosità per vedere quale sarà l’oggetto più venduto, oggetto che generalmente ha una scarsa utilità ma che attira la curiosità dei passanti anche grazie alla capacità di alcuni venditori che mettono in scena veri e propri mini-spettacoli solo per vedere un «pela patate» o un «trita carote». Insomma, la Fiera è fatta anche per stupire.