I magnifici dodici al rush finale. Castrocaro sceglie la sua voce
Notizia pubblicata il 31 luglio 2008
Categoria notizia : Spettacoli
IL CONTO ALLA ROVESCIA ha avuto inizio. Ancora poche ore e i riflettori di Rai 1 si accenderanno sulla rinascimentale piazza d'Armi di Terra del Sole, teatro della finale del Festival Voci e Volti Nuovi.
Dodici i ragazzi che domani, sul far della sera, saliranno sul palco con la speranza di ripercorrere le orme d i Eros Ramazzotti e Zucchero, che da Castrocaro hanno spiccato il volo verso una carriera prodiga di successi. Questi i rappresentanti della magnifica dozzina: il milanese Albert Ronzio, la palermitana Lidia Pastorello, il varesotto Donato Santoianni, il romano della Martinica Sasha Barbot, il modenese Giuseppe Di Paolo, i catanesi Angela Aiello e Francesco Caponetto, la tarantina Simona Galeandro, il perugino Renoir Bellucci, lo svizzero di Bellinzona Mattia Da Dalt, il teutonico Daniele Mincone, l'italo-siriana Yasmine Kalach.
Gli artisti si esibiranno sulle note di brani che hanno scritto la storia della musica, da Imagine dei Beatles a Cabaret di Liza Minnelli, passando per I migliori anni della nostra vita di Renato Zero e I've nothing di Mariah Carey. La scelta di far cantare le giovani ugole su testi editi dovrebbe facilitare il compito della giuria, trovatasi in grande difficoltà durante le selezioni per l'elevato livello qualitativo degli artisti in gara.
I FAVORI del pronostico sono tutti per Albert, che nelle fasi eliminatorie ha stregato il folto pubblico del Padiglione intonando Who whants to live forever dei Queen. Il trentaduenne italo canadese ha strappato un punteggio altissimo, giusto premio per l'incredibile estensione vocale, per il carisma da showman navigato e l'immagine accattivante.
Ma a spuntarla potrebbe essere anche il più giovane della pattuglia dei finalisti, il quindicenne Donato Santoianni. Viso da bambino, apparecchio ortodontico, un quintale di gel a disciplinare gli indomiti capelli, Donato (lo stesso nome con cui si presentò a Castrocaro un certo Umberto Bossi, parecchi anni fa) ha impressionato la giuria sulle note di L'amore non si spiega di Sergio Cammariere. Sospesi tra ansia anticipatoria e scariche adrenaliniche, i giovani hanno ricevuto il benaugurante in bocca al lupo di Renzo Arbore, giunto a Castrocaro per ricevere il premio "Becattini", di Paolo Mengoli, vincitore del festival nel 1968, e di un emozionato Paolo Vallesi
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