Pesaro ‘Ville e Castella’ la festa più bella.Torna il festival dal volto umano
Notizia pubblicata il 17 giugno 2009
Categoria notizia : Eventi
PER IL CONCERTO dell’Alba dorata il monte è ancora segreto, perchè gli spettatori saranno selezionati uno ad uno da Nino Finauri, l’ideatore e direttore artistico di Ville & Castella che s’inaugurerà sabato a Montemaggiore sul Metauro con una performance teatrale tra musica e impegno civile di Marco Ongaro.
Questa nuova edizione del festival dal volto umano ha come leit motiv il viaggio, ma non quello vacanziero, turisitico o di massa, ma il viaggio come esplorazione sopratutto mentale. Nello spazio dedicato a incontri e conferenze, sarà il viaggio in tutte le sue altre accezioni, inteso come conoscenza, come dimensione della curiosità, come acquisizione di consapevolezze, come messa in gioco della propria umanità, come ricerca dell’altro, come metafora, come esperienza psicotropa, come bisogno di vuoto, come bisogno di pieno.
Galileo Ferraresi racconterà come, e soprattutto perché, ha raggiunto l’Antartide su una barca a vela rossa. Carlo Auriemma e Lizzi Eordegh come hanno trasformato la loro fuga in barca in un lavoro, e oggi sono dei documentaristi giramondo. Serafini, Monceri e Borgani esplorano il Tibet inseguendo la figura incredibile del loro conterraneo, Giuseppe Tucci. Giancarlo Gori indaga il rapporto controverso tra i viaggiatori antichi e il limite di tutti i limiti, le Colonne d’Ercole.
Riccardo Paolo Uguccioni studia invece il passato prossimo, quando i pellegrini incrociavano cavalli, berline, velocipedi e locomotori. Lorenzetti, Panella e Vispi portano la testimonianza di un viaggio «psichiatrico» da Venezia a Pechino, tutto in treno. Carlo Pazzaglia e Filippo Martelli ci dimostrano come Avventure nel Mondo ha dato a (quasi)tutti la possibilità di effettuare un viaggio con la V maiuscola, spostando il confine tra turista e viaggiatore.
Raffella Bettiol ha scoperto che si può viaggiare anche con la penna, e ha raccolto tante evocazioni poetiche di anime peregrine. Molte relazioni saranno accompagnate da filmati. Col Teatro di Terra delle Ariette ci si siede nell’aia, al tramonto, durante la preparazione della cena.
Giuliana Musso si trasforma in ostetrica di campagna, e fa rinascere il pubblico presente con la commozione meravigliosa di questo inizio viaggio che è il venire al mondo. La musica cercherà di stuzzicare le più esigenti curiosità. Lorenzo Pierobon ha scoperto che in Australia, in Tibet, in Mongolia, in Sardegna, il respiro dell’uomo è sempre lo stesso, e produce suoni musicali incredibili. Nelle sue ballate rock Marco Ongro dice che il latte di Alamos è lo stesso di Hiroshima, e si augura che piova con moderazione sulle carrette del mare.
Il pesarese Paolo Giaro è più sincretico di un volo intercontinentale, e le sue ricercatissime sonorità causano il jet-lag negli orecchi più fini. Per l’Alba Dorata, ultimo appuntamento, fissato per il 12 luglio, si dovrà camminare di notte sulla montagna, perchè la voce seduttiva di Elisa Ridolfi vola alta, e si alza presto. Alla presentazione di Ville & Castella che si è svolta a Monte Giove oltre al direttore artistico Finauri c’erano i soli due sindaci che hanno aderito al festival, Federico Talè di Mondavio e Tarcisio Verdini di Montemaggiore.
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