Ad Urbino Antichi strumenti per giovani musicisti
Notizia pubblicata il 27 luglio 2009
Categoria notizia : Musica
ALLIEVI e docenti, giovani musicisti ed esperti specialisti, italiani e stranieri: è questo l’ensamble che s’incontra stasera nel piccolo centro storico di Urbino per offrire un appuntamento di qualità a tutti gli appassionati di strumenti antichi.
Nel Cortile d’Onore del Palazzo Ducale la musica classica, rinascimentale e barocca, torna protagonista con un concerto in omaggio ai grandi maestri e compositori Antonio Vivaldi, Joseph Haydn, Nicola Porpora e Johann Friedrich Fasch. La cittadina dei Montefeltro diventa capitale del classicismo e della solennità delle musiche antiche in questa serata che chiude la 41esima edizione del «Festival Urbino Musica Antica», in corso dal 18 luglio. Protagonisti della finale non solo esperti e acclamati musicisti, ma anche gli allievi del Corso Internazionale di Musica Antica che organizza la FIMA (Fondazione Italiana Musica Antica) ogni anno a Urbino. Un’occasione unica che vede gli studenti sullo stesso palco dei loro docenti, nell’intento comune di omaggiare e far rivivere note e sinfonie d’altri tempi.
Luca Guglielmi dirige l’orchestra FIMA, formata dai partecipanti dei corsi di specializzazione di Urbino che frequentano le masterclasses, quindi già ad un ottimo livello di preparazione. All’orchestra si affiancano le allieve della Classe di Canto, che completano con la loro voce il quadro della realtà musicale nata e cresciuta a Urbino. Il progetto didattico dei corsi della FIMA prevede, accanto a lezioni individuali quotidiane in presenza dei migliori specialisti del campo, esibizioni e concerti pubblici per presentare gli alunni più meritevoli, ai quali sono riservate borse di studio su segnalazione dei docenti.
E il Festival di Musica di Urbino offre ogni anno un’occasione d’oro a questi musicisti che si mettono in vetrina armati del loro strumento antico. La serata a ritmo di bacchette, corde, tastiere e voci inizia alle 21,15: a debuttare è la Sinfonia di Antonio Vivaldi «Ottone in Villa», dramma per musica in tre atti. Seguono le armonie di Nicola Porpora con «De Profundis» e quelle di Johann Friedrich Fasch con «Ouverture in mi minore». Chiude il padre della sinfonia e del quartetto d’archi, il compositore austriaco Joseph Haydn con «Sinfonia in Sol maggiore». Come di consueto, la finale del Festival, ideato da Claudio Rufa e organizzato dalla FIMA, vuole coinvolgere direttamente la musica «made in Urbino», creando un’insolita atmosfera nelle esibizioni delle giovani reclute fianco a fianco ai grandi artisti.
Dal 18 luglio ad oggi Urbino, il centro rinascimentale più intatto che c’è, è stata testimone di concerti, mostre, tavole rotonde, corsi ma anche danza e letteratura in linea con i tre indirizzi: la Musica Rinascimentale, quella Barocca e la Musica di oggi. Il confronto avvenuto tra i musicisti di tutto il mondo in questi dieci giorni raggiunge i 360 gradi con l’entrata in scena degli studenti delle masterclasses, che firmano la sigla di chiusura di un Festival che ha riportato la bella cittadina marchigiana alle «arie» e atmosfere classiche dei tempi andati.
foto by http://www.flickr.com/photos/oficinademusicadecuritiba_2009/